Una volta finito si pensa al lavoro ma prima una vacanza in Grecia

Andrea varca l’ingresso agitato ma viene incoraggiato dalla fidanzata: si igienizza le mani con il gel, presenta l’autodichiarazione e poi inizia 
Bumbaca Gorizia 22.06.2020 Mature Cossar, Fabio Toffoli © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 22.06.2020 Mature Cossar, Fabio Toffoli © Foto Pierluigi Bumbaca

le curiosità

Quanto le scuole, con tutte le loro componenti che vanno dai dirigenti ai docenti e fino al personale ausiliario, abbiano dovuto lavorare per adeguarsi ai protocolli di sicurezza dettati dal Covid-19 lo si capisce al volo dal nuovo aspetto degli ingressi, dei corridoi e delle aule utilizzate per il maxi orale della Maturità 2020. All’istituto professionale Cossar-Da Vinci una delle carte vincenti è stata la possibilità di usare la nuova aula multimediale che si trova nel plesso delle officine. «È ampia, dunque non crea problemi per il distanziamento – racconta il vicepreside Giorgio Samar –, e qui abbiamo avuto gli strumenti per mettere a disposizione della commissione e degli studenti due proiettori indipendenti».

Proprio nella grande aula tecnologica ha affrontato la sua prova Fabio Toffoli, della 5 Assistenza e manutenzione tecnica. «Personalmente mi sono trovato bene con questa formula dell’esame – spiega –, perché sono più a mio agio con le interrogazioni orali, piuttosto che con le prove scritte. Durante le prime settimane del lockdown tutti ci siamo trovati un po’ in difficoltà con la didattica a distanza, ma poi abbiamo preso le misure e le cose sono andate meglio». Ora ad attendere Fabio ci sono la tanto attesa vacanza con gli amici in Grecia e, poi, la ricerca di un lavoro. «Inizialmente quel che arriverà sarà bene accetto, ma in prospettiva il mio sogno sarebbe quello di aprire una mia impresa di manutenzioni», racconta. Un futuro tutto da scrivere, il suo, come anche quello di Andrea Toso della 5Bds dell’Itas d’Annunzio di via Brass, che sogna Medicina. «Sono agitatissimo – ammette, mentre riceve gli ultimi incoraggiamenti dalla fidanzata, prima di entrare a scuola –. Mi preoccupa un po’ tutto di questa prova, anche perché non è stato semplice prepararsi in modo adeguato, visto tutto quello che è successo». Poche parole e poi via, è il suo turno. Varca l’accesso, si igienizza le mani con il gel, presenta l’autodichiarazione e incontra la commissione d’esame. Il tutto senza oltrepassare le strane linee tracciate sul pavimento, a ricordare le distanze e le regole. I simboli di questo strano esame ai tempi del coronavirus che resterà nei ricordi di tutti, anche quando il futuro sarà diventato presente. –

M. B.

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