Una tomba rivolta verso la Mecca

In via 24 maggio due musulmani. Nel piano regolatore spazi per atei e altre religioni

Il Piano regolatore cimiteriale, di cui il Comune si deve dotare entro i prossimi mesi come stabilito dalla legge regionale, prevederà uno o più spazi nel cimitero di via 24 Maggio destinati alle persone di fede non cattolica, ma anche agli atei o agli agnostici. Di certo la questione si sta facendo sempre più pressante per quel che riguarda la sepoltura di persone di religione musulmana, com’era prevedibile, visto che in città risiedono oltre 2.000 persone fedeli all’Islam. A confermarlo c’è la richiesta giunta lo scorso anno al Comune da una famiglia di origine bengalese. «Abbiamo cercato di trovare la soluzione migliore - spiega l’attuale assessore ai Servizi cimiteriali, Cristiana Morsolin -, tenendo conto che il corpo va orientato con la testa verso la Mecca». In teoria, i musulmani non potrebbero essere sepolti in un cimitero di non musulmani, ma nello stesso tempo dovrebbero trovare sepoltura vicino il luogo in cui sono vissuti.

Nel cimitero di via 24 Maggio nel 2014 è stato sepolto anche un altro cittadino originario del Paese asiatico. «In quel caso, però, la famiglia non ha avanzato richieste particolari», afferma Morsolin, che ritiene un dato positivo per l’integrazione la scelta dei cittadini stranieri di farsi seppellire dove abitano. «È un segno di radicamento», sottolinea. La scelta del Comune, che sarà appunto definita con il Piano regolatore cimiteriale, è in ogni caso una presa d’atto della profonda modificazione sociale subita da Monfalcone nell’arco degli ultimi 20 anni. In città gli stranieri sono ormai il 19,6% della popolazione totale e i residenti di fede musulmana oltre 2mila. Le comunità straniere sono molto giovani, e per questo il problema legato alle sepolture finora non si è posto se non in rarissimi casi, ma la situazione è destinata a modificarsi in futuro. Stando ai precetti dell’Islam è vietato cremare i morti o seppellirli sopra la terra. (la. bl.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo