Una “tana” dedicata alle neomamme per superare le paure

Spazio donna organizza ogni settimana incontri di sostegno e scambi di consigli per condividere stanchezza e solitudine
Genitori impegnati in uno degli “esercizi” proposti agli incontri, con tanto di bambolotti esplicativi
Genitori impegnati in uno degli “esercizi” proposti agli incontri, con tanto di bambolotti esplicativi

TRIESTE «Si parla poco della solitudine che spesso riguarda le neomamme perché c’è la paura di dire che si fa fatica, che si è in difficoltà o, a volte, che ci si sente incapaci», osserva Silvia Zanette, psicologa e psicoterapeuta, ideatrice di “Spazio donna e mamma Trieste”, un luogo dedicato all’assistenza psicologica ed educativa in gravidanza e nel post-parto e al confronto sul tema della maternità.

Qui, nella sede di via Mazzini 46, da questo mese ha preso il via “La tana delle neomamme”, un appuntamento settimanale che ha l’obiettivo di supportare le madri che, dopo il parto, si sentono sole e smarrite. Non si tratta solo di uno scambio di informazioni, ma anche di un’occasione per avere un po’ di sollievo, in un ambiente accogliente in cui non sentirsi giudicate se ci si trova in difficoltà, in cui è possibile alleggerire il carico emotivo e normalizzare i propri vissuti.

Genitori impegnati in uno degli “esercizi” proposti agli incontri.
Genitori impegnati in uno degli “esercizi” proposti agli incontri.


«Quello che comporta la maternità non è qualcosa di prevedibile - continua Zanette - ma è importante, attraverso il dialogo con altre mamme, capire che anche loro hanno passato o stanno passando gli stessi momenti, a seconda del periodo di vita del piccolo. Parlandone è possibile capire che la tua paura è la mia paura, che la tua stanchezza è la mia stanchezza».

I temi da affrontare sono quelli “caldi” dei primi mesi di vita e vanno dall’allattamento ai nuovi equilibri familiari, dal sonno al rapporto con i nonni, ma verranno accolti anche gli argomenti proposti delle partecipanti.

«Ho pensato a questo percorso in seguito al triste episodio di cronaca recente, in cui una mamma ha scosso suo figlio mentre piangeva e ne ha causato la morte - racconta ancora la psicoterapeuta -. Questo fatto mi ha portata a riflettere sulla fatica della maternità e credo che se, noi mamme, non fossimo così sole e stanche alcune cose non capiterebbero. Inoltre, la frenesia della vita quotidiana non aiuta di certo, ripensando in particolare ai casi dei bambini dimenticati in auto».

Nei primissimi giorni dopo il parto, succede spesso che in molti corrano a conoscere il bambino o la bambina ma poi, molte volte, la rete sociale viene a mancare.

«La maggior parte delle mamme che incontro vive “fuori sede”. Sono persone arrivate a Trieste per lavoro o per studio, qui sono rimaste e non hanno i genitori fisicamente presenti. Al contrario però, può succedere di avere famiglie troppo invadenti e che la neomamma si trovi travolta da giudizi che possono ferire facilmente, tra la stanchezza e i rapidi cambiamenti ormonali. I papà, poi, tornano al lavoro troppo presto».

Il supporto alla genitorialità appare quindi fondamentale considerando che, secondo i dati del Ministero della Salute, la depressione post partum colpisce in Italia il 7-12% delle neomamme ed esordisce generalmente tra la sesta e la dodicesima settimana dopo la nascita del figlio.

Gli incontri de “La tana delle neomamme” potranno essere riproposti in diversi orari in base alle esigenze. Per maggiori informazioni e costi è possibile telefonare al numero 3469536872 o contattare la pagina facebook “Spazio Donna e Mamma Trieste”. —




 

Riproduzione riservata © Il Piccolo