Una staffetta darà il via alla festa del Ritorno
«Il 26 ottobre 1954 è una data fondamentale che ha permesso di superare una storia difficile, tutta la città può riconoscersi, senza bisogno di creare contrasti» ha affermato ieri il sindaco Roberto Cosolini presentando al Museo d’arte orientale il programma delle celebrazioni per il 60.o anniversario del ritorno di Trieste all’Italia.
E dopo che il primo cittadino ha menzionato lo scontato accenno all’utilità di trarre insegnamenti dalle tragedie del passato per evitare che si ripetano in futuro, è stato il presidente della Lega nazionale a indicare soprattutto le emozioni, gli stati d’animo con i quali i triestini vissero gli avvenimenti di 60 anni fa. «Vi era un’aria di festa per il ritorno dell’Italia ma anche perché con l’arrivo dei bersaglieri e della Marina finivano anni di grande incertezza» ha ricordato Paolo Sardos Albertini. «Trieste dal ’45 aveva vissuto sotto un’occupazione militare - ha continuato - ma ora gli abitanti sapevano che, qualunque cosa potesse succedere, ci sarebbero stati i nostri militari su cui potere contare».
E altri militari, stavolta stranieri, si stavano muovendo i quelle ore. Erano gli anglo-americani che lasciavano la Zona A del “futuribile” Tlt. Proprio con il loro ricordo inizieranno le imminenti celebrazioni. Il 25 ottobre alle 15 alla Sala Tripcovich si aprirà la Mostra statica-fotografica Trust, a cura dell’Associazione italo-americana Fvg, in collaborazione con l'Associazione Marino Simic). Alle 18 seguirà la proiezione del documentario "Our American Days - I nostri giorni americani", alla presenza del consigliere per gli Affari pubblici dell'Ambasciata Usa in Italia Elizabeth McKay. A seguire, concerto di musica americana dell'epoca con la Shipyard Big Band.
Il 26 ottobre la cerimonia solenne. Alle 9.45 in piazza dell’Unità d'Italia l’arrivo della staffetta commemorativa di quella Roma-Trieste organizzata nel 2004 in occasione del 50° anniversario. Gli sportivi dell’Asd Trieste Atletica partiranno dalla Stazione di Aquileia, da dove partì il treno del Milite ignoto. Alle 10, sempre in piazza, Alzabandiera solenne con un picchetto interforze a cura del Comando regionale Esercito FVG, con fanfara e Gonfalone della città.
Alle 10.30 al Salotto azzurro l’incontro con i vertici dell'8° Reggimento bersaglieri, insignito della Cittadinanza onoraria del Comune di Trieste e firma del Libro d'oro. Alle 10.45, nella Sala del Consiglio comunale, apertura della seduta straordinaria del Consiglio per il conferimento della Cittadinanza onoraria all'8° Reggimento. Il sindaco Cosolini terrà il discorso celebrativo, con la lettura della motivazione del conferimento della Cittadinanza. Al comandante dell'8° Bersaglieri saranno consegnate la pergamena, la medaglia e della bandiera triestina da esporre nella sede del reparto. Alle 17, in piazza dell’Unità d'Italia l’ammainabandiera solenne mentre dalle 9 alle 13, nella Sala matrimoni, predisposto da Poste Italiane l’annullo filatelico commemorativo del 60° Anniversario.
Due le iniziative organizzate per l’occasione dalla Lega nazionale. Lunedì 27, all’Auditorium del Museo Revoltella, alle 17 "1954: l'Italia torna a Trieste. Il 60° anniversario della Seconda Redenzione"; alle 18 "Il Tricolore a Trieste, ieri, oggi e domani", musica, immagini e parole a cura di Bruno e Fiorella Iurcev. Il 31 ottobre, venerdì, a cura della Prefettura di Trieste e nei suoi locali, alle 11 un convegno sulle opere raffiguranti San Giusto, patrono di Trieste. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici Fvg. Il 5 novembre anche la Marina militare celebrerà l’anniversario. Al Molo Bersaglieri o alla Scala reale avverrà la consegna della bandiera di combattimento a Nave Fasan.
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