Una scultura di Cecone per i cinquant’anni del Pattinaggio di Pieris

L’opera d’arte è stata realizzata utilizzando un trofeo per la testa e della rete metallica per i capelli e il gonnellino. Sotto le vere ruote dei pattini  
L’artista Giuliano Cecone mostra l’opera realizzata per il Pattinaggio artistico Pieris
L’artista Giuliano Cecone mostra l’opera realizzata per il Pattinaggio artistico Pieris

SAN CANZIAN Sono 50 gli anni che la società sportiva Pattinaggio artistico Pieris, inesauribile fucina di campioni a livello regionale e oltre, si prepara a celebrare nel 2021.

Un anniversario importante che l’associazione, guidata dal presidente Andrea Barbieri, ha deciso di sottolineare anche con la collocazione di una scultura all’esterno della “casa” del pattinaggio, la palestra di via Anna Frank, tra i “templi” del pattinaggio artistico del Friuli Venezia Giulia.

A realizzarla sarà l’apprezzato artista Giuliano Cecone, che a Pieris è nato, da cui vive poco lontano (anche se in territorio di Turriaco) e dove ha mantenuto larghissima parte delle sue opere.

Con la consueta capacità di vedere “forme nascoste” negli oggetti di uso quotidiano, senza realmente manipolare la materia, ma semplicemente rivelandone una diversa esistenza, Cecone ha creato una pattinatrice utilizzando un trofeo per la testa e della rete metallica per il gonnellino e i capelli.

Solo le ruote di un paio di vecchi pattini sono tornate alla loro funzione originaria ai piedi della pattinatrice, colta in movimento.

Posta su un supporto, la scultura, alta attorno al metro e 30 centimetri, sarà posta appunto all’esterno della palestra, in un’area di cui il Comune di San Canzian d’Isonzo ha già garantito l’utilizzo al Pattinaggio artistico Pieris.

«Spero piaccia, perché non lavoro mai su “commissione”, come in questo caso», spiega Cecone, i cui lavori costellano il territorio (a Turriaco lungo la ciclabile Tenco, a ridosso del confine con Pieris a ricordare le battaglie con le fiondi tra i ragazzini dei due paesi, al centro della rotatoria tra via Pordenone e via Diaz).

Nelle intenzioni della società sportiva, la statua sarà inaugurata nella tre giorni che, tra il 12 e il 14 marzo, vedrà svolgersi l’ottava edizione del Trofeo Max Bettelle, quest’anno cancellata a causa dell’emergenza sanitaria, dopo che aveva raccolto 350 iscrizioni di atleti provenienti dal Nord Est.

«Vorremmo aprire la tre giorni proprio con un momento celebrativo dedicato ai 50 anni della società – spiega il presidente – e quindi lo scoprimento dell’opera, oltre che con l’esibizione di atleti professionisti coinvolti appositamente».

A suggellare i tre giorni di competizioni del Trofeo Max Bettelle sarà poi un grande incontro conviviale, come da tradizione.

«Speriamo sia possibile – afferma il presidente Barbieri –. Noi stiamo già lavorando all’organizzazione della manifestazione».

In attesa di una ripresa delle competizioni, anche la cinquantina di atleti del Pattinaggio artistico Pieris continua ad allenarsi, rispettando tutti i protocolli messi in atto dalla società per evitare il diffondersi del Sars-Cov-2. La speranza degli atleti è di poter dedicarsi al loro sport in piena libertà lasciandosi alle spalle questo difficile periodo in cui anche lo sport è fortemente penalizzato. —

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