Una pioggia di politici nel nuovo direttivo Coop
Si insedierà nei prossimi giorni il nuovo direttivo provinciale di Coop Alleanza 3.0, eletto grazie ai voti dei 35mila soci chiamati alle urne nello scorso mese di aprile. Presidente dell’organo di rappresentanza sociale della Coop sul territorio è stata eletta Diana Fornasier. Nella lista dei candidati erano subito balzati agli occhi i nomi di diversi politici: c’è l’hanno fatta tutti. Chi era riconducibile a un partito politico è riuscito ad aggiudicarsi un posto nel nuovo consiglio delle Coop che, è giusto ricordare, non prevede alcun gettone di presenza, nessuna remunerazione. Si impegneranno da volontari.
Per i triestini un tempo soci delle Cooperative Operaie di Trieste la ferita del crac è ancora aperta. Un terzo di loro ora è confluito tra i soci di Coop Alleanza 3.0. Il consiglio di zona funge da raccordo tra i soci e la dirigenza della grande cooperativa. La presidente e i nuovi consiglieri saranno di fatto la rappresentanza dei soci triestini all’interno di Coop Alleanza 3.0 e sul territorio. Diana Fornasier, che battendo Elena Toncelli ha conquistato la carica di presidente, ha 65 anni ed è un’insegnante di scuola primaria da poco in pensione. Da tempo impegnata nelle attività sociali della cooperativa e in particolare in quelle dedicate alla terza età, è anche consigliere di amministrazione dell’associazione Tempo Libero.
I soci che hanno votato nei punti vendita di Trieste Centro e dunque nei supermercati di Largo Barriera, Cavana, via Palestrina, Poggi Paese, San Giacomo, Roiano, Borgo San Sergio e via della Tesa hanno eletto nove consiglieri del direttivo. Tra loro Paolo Menis, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale e candidato sindaco alle scorse elezioni comunali. Accanto a lui siederà Domenico Costa, per gli amici “Nico”, ultimo giovane segretario del Pci a Trieste. Ma anche Bruna Tam, già consigliere comunale del Pd, e Flora Benvenuto, candidata per lo stesso partito alla sesta circoscrizione alle elezioni amministrative dello scorso anno. Non ha conquistato la presidenza ma un posto in consiglio Elena Toncelli, classe 1962: attualmente consigliere della terza circoscrizione in quota Pd, ha contribuito a fondare l’associazione Ics-Ufficio rifugiati. Da Trieste Centro sono stati eletti anche Sergio Cafagna, Gloria Cucco, la stessa presidente Fornasier e Ornella Norrito. Grazie ai voti dei soci del punto vendita di Sgonico è entrato nel nuovo “consiglio di zona” Roberto Treu che aveva occupato un posto anche nel cda delle vecchie Cooperative Operaie. Sindacalista di lungo corso, Treu ha ricoperto la carica di assessore comunale al Personale nella passata giunta Cosolini. Gli stessi soci hanno scelto anche Tomaz Ban, presidente provinciale dell’Skgz, l’Unione economica culturale slovena.
Sono riusciti ad aggiudicarsi un posto nel direttivo provinciale pure l’ex consigliere regionale dei Verdi e vicino ai No Global, Alessandro Metz, ora esponente di Sinistra italiana, e l’attuale assessore comunale al Bilancio di Muggia, Mirna Viola. Accanto a loro i soci che hanno votato nell’ipercoop di Montedoro hanno eletto altri due consiglieri: Antonio Tiberi e Annamaria Rossi Giove.
Dalle schede uscite dall’urna dell’ipercoop delle Torri d’Europa sono stati eletti Anna Mozzi, già consigliere comunale del Pd, Guido Gaio e Luciana Scheri. Per la promozione delle candidature Coop Alleanza 3.0 aveva imposto diversi paletti. Le candidature sono state portate avanti prevalentemente con il passa parola o con i mezzi ufficiali della cooperativa ed era abbastanza prevedibile risultassero avvantaggiati i politici o chi ricopre cariche in associazioni numericamente rilevanti.
«I soci eletti - spiega Coop Alleanza 3.0 - potranno sviluppare progetti nei campi della solidarietà, ecologia, diritti dei consumatori, cultura, cittadinanza e legalità, alimentazione e salute e cura degli animali collaborando con le associazioni e le istituzioni del proprio territorio». Verranno certamente portate avanti iniziative consolidate come la raccolta alimentare destinata alle associazioni che operano sul territorio o il progetto “Brutti ma Buoni” nato per combattere lo spreco alimentare. Il nuovo consiglio di zona darà poi continuità alle iniziative già avviate nel 2017 e ne valuterà di nuove, anche appoggiando proposte di altre realtà del volontariato locale o collaborando con le stesse.
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