Una petizione online per abolire il pedaggio del ponte di Veglia

FIUME Ha raccolto in poche ore l’adesione di oltre duemila persone: è la petizione online lanciata per chiedere l’abolizione del pedaggio dovuto per attraversare il ponte che collega l'isola di Veglia alla terraferma. Si tratta dell’unico ponte a pagamento esistente in Croazia. Inaugurato nell’ormai lontano 1980, il ponte vegliota era stato ammortato in quanto a spese già dieci anni dopo, ma le autorità statali croate si sono sempre ben guardate dal sopprimere il pedaggio, che è stato eliminato tempo addietro per i soli abitanti delle isole di Veglia, Arbe, Cherso e Lussino.

A promuovere la petizione sono stati esponenti del partito regionalista Unione del Quarnero, guidato dal vice governatore della Contea quarnerino–montana, Marko Boras Mandic: «Abbiamo voluto proporre questa pacifica forma di protesta per ricordare al governo del premier Andrej Plenković quanto sia ingiusto e discriminatorio il pedaggio per il ponte di Veglia. Invito tutti gli abitanti della Croazia, gli amici della Slovenia e dell’Italia che trascorrono le vacanze da noi e operatori turistici ad aderire alla petizione che verrà poi inviata al governo», ha detto Mandić.

Mesi lo stesso partito e Alleanza litoraneo–montana - con l’appoggio di tutte le formazioni politiche di Fiume e della regione - si sono rivolti alla Corte costituzionale croata chiedendo ai giudici di verificare appunto la costituzionalità del pedaggio. Finora non è giunta ancora nessuna risposta da Zagabria. I regionalisti quarnerini però non demordono, convinti di avere la ragione dalla loro parte, e si sono detti pronti a ricorrere anche ai giudici di livello europeo se fosse necessario.

Tornando alle duemila adesioni fin qui registrare, circa la metà sono pervenute da residenti del Fiumano. Chi volesse firmare può farlo andando online su www.peticija24.com/ista_prava_zelim. —

A.M.

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