«Una nuova società controllata per gestire i servizi comunali»
Una società a responsabilità limitata e controllata al 100% dal Comune di Trieste a cui trasferire la gestione di servizi come, ad esempio, quelli legati alla scuola, incluse le mense, il verde pubblico, la promozione turistica facendovi confluire gli introiti della tassa di soggiorno. E ancora, i servizi di portineria forniti all’interno di musei e biblioteche ma pure l’attività di progettazione delle opere pubbliche, il servizio strade, l’edilizia scolastica, quella sportiva e la gestione delle case di riposo comunali. Un progetto ambizioso, dunque, messo a punto dai consiglieri comunali della Lista Dipiazza Roberto Cason e Francesco Di Paola Panteca, rispettivamente presidenti delle commissioni al Bilancio e alle Partecipate.
«È un atto di indirizzo – hanno sottolineato i due –, una proposta di deliberazione consiliare utile ad aprire un confronto: può rappresentare una svolta per l’amministrazione». Già coniato anche il nome della società “in house”, Trieste Servizi srl – per precauzione è stato prenotato anche il dominio del sito www.triesteservizi.it –, all’interno della quale prevedono vengano trasferiti i servizi individuati con i relativi dipendenti. «Il sindaco è al corrente – assicurano –, c’è stata una valutazione tecnica preliminare e informale da parte del direttore generale Terranova prima che la proposta venga presentata al Protocollo».
I rappresentanti della Lista Dipiazza, affiancati nella presentazione della proposta dal capogruppo Vincenzo Rescigno, hanno raccontato di «sei mesi di lavoro prendendo come rifermento il decreto Madia, per una proposta che consentirebbe al Comune di garantire una maggiore qualità dei servizi attraverso un controllo diretto, risparmiando sia in termini di appalti che di indennità di malattia, maternità, permessi parentali. Senza nulla togliere ai diritti dei lavoratori, queste indennità oggi a carico del Comune, nel caso della nascita della nuova srl sarebbero a carico prevalentemente dell’Inps». Su questo tipo di indennità Cason e Panteca hanno portato come esempio «il milione e 400 mila euro che l’amministrazione ha versato nel 2017 per il comparto della scuola: 9.747 giorni di malattia maturati dagli insegnanti, 3.395 dagli ausiliari. Con la partecipata si andrebbe a versare solo una minima quota all’Inps». La proposta prevede la suddivisione della società in reparti. «Verrà siglato un piano economico finanziario con ogni reparto – hanno indicato –: la srl non dovrà fare utili, le procedure di assunzione del personale sarebbero semplificate».
Chiedendo precise garanzie, il massimo coinvolgimento ed il rispetto dei termini contrattuali e degli impegni assunti nei precedenti incontri con la parte datoriale, Walter Giani, segretario di Cisl Fp, dichiara che «sicuramente la sigla sarà favorevole se verranno previste reinternalizzazioni di servizi attualmente appaltati, a cominciare dalle mense scolastiche, oppure le pulizie. C’è da conoscere e capire, quindi, sia il progetto che la portata di un’operazione che speriamo voglia incrementare non solo i servizi erogati ma anche la loro qualità ed il benessere dei lavoratori dipendenti». Prima di approdare in Consiglio comunale, la proposta passerà al vaglio delle commissioni coinvolte. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo