Una nuova casa a Etnoblog: Comune e Regione in cerca

L’associazione a fine anno ha chiuso improvvisamente il locale di Riva Traiana. Il sindaco Cosolini: «Vogliamo sostenere il progetto. A breve un incontro»
L'Etnoblog in una foto d'archivio
L'Etnoblog in una foto d'archivio

TRIESTE L’Etnoblog si prepara a ripartire. A fine anno l’associazione aveva chiuso improvvisamente i battenti del locale di Riva Traiana, con un’ultima festa, e ora è a caccia di un nuova sede. La soluzione, da quanto si apprende, richiederà tempi non immediati. In queste settimane i responsabili si sono incontrati con Comune e Regione che avrebbero dato la propria disponibilità nella ricerca. Una struttura da trovare tra spazi demaniali, ex caserme o edifici di proprietà di enti. Si stanno vagliando varie possibilità.

Nel giro di qualche giorno l’associazione intende comunque rendere pubblico il motivo dello stop e quanto accaduto di recente perché nessuno, finora, ha spiegato alcunché. La vicenda in effetti appare piuttosto intricata. All’origine della decisione ci sarebbe uno strappo con il Consorzio Ausonia, la realtà che beneficia della concessione demaniale dell’area. Un’area affidata ad Etnoblog per la gestione del centro di aggregazione giovanile attraverso la cooperativa La Quercia. Ma come precisa il presidente del consorzio, Dario Parisini, è stata la cooperativa ad aver chiuso i rapporti con Etnoblog: lo ha fatto con una disdetta anticipata, visto che la scadenza - da quanto risulta - era fissata per agosto di quest’anno.

L'Etnoblog chiude con Capodanno
L'Etnoblog in una foto d'archivio

Le ragioni sarebbero di natura economica: non per affitti non saldati, visto che l’associazione - chiarisce proprio Parisini - è in contratto di comodato gratuito, quanto piuttosto per debiti sul pagamento dei consumi. «Siamo d’accordo con la scelta della disdetta - rileva il presidente - perché abbiamo in programma una revisione della funzione di quel luogo, dal momento che riteniamo che lì ci sia una pressione troppo forte in quanto ad attività giovanili. Ci sono stati infatti problemi di ordine pubblico, certamente non a causa di Etnoblog. Va detto - aggiunge Parisini - che La Quercia nei nostri confronti è sempre stata regolare nei pagamenti, ma da quanto mi risulta qualche problema tra loro c’è stato. Un fatto che certamente ha pesato sulla situazione. In ogni caso - prosegue - quel posto avrà una valenza educativa, lì porteremo avanti tematiche ambientali e alimentari, meno impostate sull’intrattenimento. Comunico, peraltro, che siamo ora impegnati a finanziare un ulteriore lotto di lavoro per mettere in sicurezza, entro il 2017, uno spazio al coperto che si trova all’interno dell’Ausonia a favore dei giovani».

Etnoblog e le cooperative collegate, quelle che gestiscono l’intrattenimento, a loro volta avrebbero riscontrato difficoltà nell’incassare i crediti con enti, istituzioni e altri. Ma l’associazione mantiene ancora massimo riserbo: «Il momento è delicato», afferma Paolo Rizzi, componente del direttivo. «In effetti ci stiamo dando da fare per la ricerca di un nuovo posto, con l’intenzione di riprendere l’attività. Mi riferisco in particolare ai vari corsi, prima che le serate di intrattenimento. Perché queste necessitano di concessioni, presentano altri ostacoli e tempistiche più lunghe». Rizzi fa riferimento ai corsi che portava avanti da anni l’associazione: web, grafica, video montaggio, dj, social network. Attività momentaneamente sospese proprio a causa della mancanza di una sede.

«Non possiamo perdere l’esperienza maturata in undici anni di lavoro», riflette il referente. Il Comune dà la propria disponibilità. «Etnoblog, oltre che un locale di intrattenimento, è un fenomeno culturale e sociale», osserva il sindaco Roberto Cosolini. «Se ci sono locali che chiudono e poi riaprono, i vuoti si colmano. Ma per quanto riguarda l’attività sociale nel suo insieme, questo non è automatico. L’intenzione a sostenere un progetto e una nuova iniziativa c’è. A breve incontro i collaboratori per sentire la loro opinione». Non si sono fermate, invece, le attività che non fanno riferimento alla sede, vale a dire quelle nel sociale. Le sfide del mondo dell’associazionismo che si occupa di aggregazione giovanile saranno peraltro oggetto di un dibattito organizzato prossimamente a Trieste e Udine, al quale prenderanno parte varie realtà del settore.

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