Una notte insonne a Romans a causa delle pale anti-gelo

I motori dell’impianto tra le vigne di un’azienda agricola scambiati per elicotteri C’è chi ha pensato a un’azione antisommossa nel centro migranti di Gradisca  
Bumbaca Gorizia 01.04.2020 Irrigatore Mariano © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 01.04.2020 Irrigatore Mariano © Foto Pierluigi Bumbaca

Edo Calligaris / Romans

Il rumore dei motori delle pale antibrina a Mariano del Friuli scambiato per quello di un mezzo aereo. La scorsa notte il fragore ha tenuto sveglia Romans d’Isonzo, dove tutto è iniziato con una semplice domanda: «Elicotteri sopra i cieli di Romans?». Domanda che qualcuno ha lanciato all’1.45 della notte tra martedì e mercoledì, scrivendola sulla pagina Facebook del gruppo “Soi di Romans...”. Una notte in cui molte persone pare non abbiamo chiuso occhio a causa di un rumore insistente e fastidioso, una sorta di lontano pesante ronzio, che oltre a risultare molto molesto ha preoccupato una larga fascia della popolazione, che non conoscendo l’origine del suono ha pensato a diverse ipotesi, forse legate alla situazione del coronavirus, e non poteva essere diversamente, col pensiero di tutti, ormai, rivolto unicamente all’epidemia.

La domanda è stata subito raccolta ed accompagnata da un centinaio di post, che si sono allungati per tutta la notte. Ognuno diceva la sua per tentare di dare una spiegazione logica a quanto stava succedendo. Qualcuno ha pensato, memore dei recenti episodi di protesta, che ci fosse in atto un’azione degli elicotteri a ridosso del Cpr e del Cara di Gradisca, altri imputavano il rumore ad un’operazione di disinfestazione delle strade, magari aerea. Qualcun altro ha aperto la finestra ed ha visto passare un mezzo dell’esercito, sommando incertezza ad altra incertezza, mentre c’è stato chi, preoccupato per dover andare di buonora al lavoro, ha chiamato il 112 e si è sentito dire che tutto era perfettamente a posto.

In definitiva sono state tante le ipotesi che si rincorrevano messaggio dopo messaggio, ma senza poter focalizzare l’origine di quello sgradevole rumore. Col passare delle ore in molti hanno cominciato ad individuare con più precisione la direzione dalla quale proveniva il frastuono, in linea di massiva sembrava giungere da nord, Mariano del Friuli o Cormons, forse Gradisca. Fatto sta che in tanti, sopraffatti dall’ansia, sono rimasti svegli per tutta la notte in attesa che, con le prime luci dell’alba, il mistero fosse chiarito. E infatti, all’alba si è capito o forse qualcuno ha segnalato, che il rumore veniva generato dalla rotazione delle grandi pale a motore, che un’azienda agricola di Mariano del Friuli, ha da tempo installato per contrastare le gelate fuori stagione, quelle che potrebbero bruciare le gemme delle viti e compromettere il raccolto dell’uva. E a questo punto si è aperto un altro dibattito sull’opportunità o meno di ricorrere a questo metodo o almeno sulla necessità informare la popolazione sulla sua rumorosità. —

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