Una moschea a Trieste? Meglio riesumare il “No se pol”

Il popolo di Facebook boccia a maggioranza la proposta. Polacco (Pdl): «Una forzatura nella città del Liberty»
Lasorte Trieste 19/08/12 - PalaChiarbola, Musulmani, Preghiera e Festa Fine Ramadan
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Pronta a ospitare la moschea, Trieste. La città sarà pure “pronta”, ma non così tutti i triestini. A iniziare da Alberto Polacco, capogruppo Pdl della quarta circoscrizione, che in una nota ricorda come “già in passato la popolazione avesse espresso una ferma contrarietà a questa scelta. Fermo restando la giusta necessità di poter godere di locali più ampli dato l’aumento degli appartenenti alla comunità islamica - annota Polacco - mi sembra quanto meno una forzatura prevedere la realizzazione di minareti o quant’altro nella città del Neoclassico e del Liberty».

Decisamente più “gustosi” i commenti su Facebook dove a dir la verità i favorevoli sono pochini. Se Riccardo, che vive in Inghilterra, fa presente come dall’altra parte della Manica «sia pieno di musulmani, ma quelli che creano più problemi sono spagnoli e italiani, quasi sempre cattolici convinti», Pierluigi invece ribatte: «Come possiamo essere ospitali con chi ci è palesemente ostile? Quante chiese ci sono in Arabia Saudita, Emirati Arabi, Kuwait o Qatar per i lavoratori cristiani? Non ce ne sono, e non possono neppure portare un semplice crocifisso al collo». Ma Giuseppe ricorda al popolo del web: «Viviamo in una città che in un chilometro quadrato ha sei luoghi di culto, di sei religioni diverse, di cosa avete paura? Di quello che non conoscete? Se siete convinti che una moschea porti morte e miseria, siete fuori strada». E Liliana rincara la dose: «Perché no? Trieste era una città multiculturale, multireligiosa, multi... tutto, prima del 1918».

Eppure qualche timore c’è, come quello - gastronimico, peraltro - di Massimiliano: «Ora chiedono una moschea e dopo? Qui abbiamo le osmizze. Chiederanno di chiuderle o faranno in modo che non si servano più vino e pancetta? Sembra una cretinaata, ma basta vedere cosa combinano nelle scuole...». Silvano invece ha già tre “location” in testa: «A Trieste ci sono tre posti inutili: il Grezar, quello vecchio e quello nuovo, e Montebello: diamoglieli, tanto non rende nessuno dei tre».

E se Denn Is si richiama all’inno di Trieste («e un semplice no se pol sulla vicenda?»), Sandro è in vena quasi poetica: «Allah Allah Allah... La Mecca xè de là!». Indicando, intuiamo, qualsiasi punto opposto a Trieste.

(d. t.)

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