Una Leopolda di giovani per la Trieste del “se pol”
TRIESTE. Lo stile è un po' quello di una piccola Leopolda, i contenuti però sono in chiave triestina e i partecipanti sono tutti giovani. La descrizione si riferisce a #ProgettiAmoTrieste (non sia mai che manchi l'hashtag) il laboratorio di elaborazione politica giovanile che ieri ha visto la luce, dopo essere stato progettato nei mesi scorsi da un gruppo di associazioni che va dai Giovani democratici al Wwf triestini.
Un centinaio di ragazzi sotto i 35 anni si è confrontato dalla mattina al pomeriggio con esperti e rappresentanti delle istituzioni attorno a sette tavoli tematici: porto, città metropolitana, Europa, start-up e innovazione, lavoro, università, spazi di rigenerazione urbana. Le proposte che ne sono uscite, primo passo di un percorso che si concluderà in marzo, sono state poi esposte al sindaco Roberto Cosolini. Le associazioni partecipanti sono Esn (Erasmus student network) Trieste; FutureDem Fvg; Giovani Democratici Trieste; Impact Hub Trieste; Manifetso2020; Oltre quella Sedia; Progettiamo Trieste; Wwf Trieste; 20Lab.
Uno degli organizzatori, Alessandro Tronchin, spiega lo spirito dell'iniziativa: «Tutto è nato da una chiacchierata fra amici quest'estate - racconta - durante la quale si discuteva di quanto fossimo stanchi di due refrain triestini: il "no se pol" e "a Trieste non ci sono giovani"». Per contrastare questi modi di pensare il nucleo degli organizzatori si è mobilitato, raccogliendo la partecipazione di 12 associazioni fino ad arrivare alla mattinata di ieri: all'Impact Hub si sono riuniti un centinaio di giovani che, sottolinea Tronchin, «hanno interamente autofinanziato l'iniziativa».
I ragazzi hanno discusso per tutta la mattinata attorno ai sette tavoli assieme ad esperti e rappresentanti delle istituzioni, come il rettore dell'ateneo Maurizio Fermeglia, gli assessori Antonella Grim ed Elena Marchigiani, l'europarlamentare Isabella De Monte e tanti altri. Il fine, spiega Tronchin, «è raccogliere le prime idee per dei progetti che non devono essere il solito libro dei sogni: nel corso dei prossimi appuntamenti vogliamo mettere a punto delle proposte concrete da presentare poi a tutti i candidati sindaco alle elezioni del 2016». I progetti saranno presentati con tanto di costi, tempi e risorse umane indicativi.
Vediamo alcune delle linee guida proposte dai giovani al termine della mattinata. Sul fronte della portualità è stata partorita la proposta di utilizzare la potenzialità del punto franco per sviluppare una zona industriale a fini soprattutto manifatturieri, da attivare dopo aver chiesto alle istituzioni di risolvere il nodo dell'amministrazione del punto franco. Il tavolo sull'Europa e la transfrontalierità scommette invece sul rafforzamento della progettazione europea e sul turismo accademico, magari da rafforzarsi con un evento apposito.
Quello su Trieste capitale metropolitana chiede un collegamento ferroviario efficace con Lubiana, Venezia, Vienna e al contempo una ciclovia con Grado, il Carso e Muggia. Lo sviluppo urbano punta invece su uno spazio in cui collocare un Urban center simile a quelli già nati a Bologna e Torino. Altre proposte da sviluppare sono nate anche dagli altri tavoli. Al termine della presentazione Cosolini ha invitato i gruppi a continuare il lavoro, aprendo alla collaborazione: «State facendo un bel lavoro e non dovete mollare, questa si chiama politica».
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