Una decina di sondaggi nel mirino del pm
TRIESTE. Galeotto fu il sondaggio. O i sondaggi. Nel caso che vede indagato per truffa o, in alternativa, peculato l’ex presidente della Regione Renzo Tondo, nel mirino del pm Federico Frezza sono finite proprio le cosiddette indagini “orientative”. Quelle che nell’ultimo quinquennio la giunta di centrodestra realizzava con una certa frequenza. Con un calcolo forzatamente a spanne almeno una decina in quel periodo.
La prassi seguita, secondo fonti regionali, era abbastanza automatica. A inizio anno, prima del bilancio, la giunta si riuniva e stilava un piano operativo. Decideva, in sostanza, su quali argomenti fosse più opportuno tastare il polso alla gente, quali fossero le necessità più avvertite in periodo di crisi. L’indice popolare era puntato verso la sanità, i trasporti, l’agricoltura? Tondo e i suoi, evidentemente, ci tenevano a saperlo. A quel punto, in base alle esigenze espresse, sono sempre gli uffici a ricordarlo, si facevano tre o quattro richieste d’offerte, in cui dovevano essere coinvolte almeno 5 ditte regionali.
La Alan Normann Comunicazione, agenzia di pubblicità, marketing e ricerche di mercato con sede a Udine, era sicuramente una di queste. E ha realizzato altri lavori per la Regione, oltre a quello che ha attirato l’interesse della magistratura. L’inchiesta di Frezza si incentra in effetti attorno ai rapporti che intercorrono tra l’agenzia, di cui è titolare Massimo Lombardo, marito di quella Valentina Visintin, che fu già segretaria personale dell’ex assessore regionale al Turismo Federica Seganti, e la Regione stessa. Lombardo, peraltro, sembra non debba temere niente, «essendo già stato sentito più volta come teste dal pm», precisa il suo avvocato, Luca Ponti.
Dov’è allora la “pistola fumante” che la magistratura sta cercando? Non risulta indagato per ora né oggetto di alcun intervento giudiziario Guido Baggi, capo dell’ufficio stampa regionale, per il cui ufficio passava la “procedura di evidenza pubblica a invito plurimo” come si chiama, in stretto burocratese, l’avvio della procedura per la realizzazione dei sondaggi. Né è chiaro se l’indagine riguardi solo quelli sul gradimento dell’attività della giunta di centrodestra effettuati nel 2011 dalla Alan Normann Comunicazione o si sia anche andati indietro nel tempo.
Di sicuro fanno discutere almeno due aspetti: la società udinese, pur avendo ricevuto un incarico da oltre 300mila euro lo ha “spezzettato”, delegando, per 100mila euro, alla trevigiana Quaeris e al suo call center l’incarico di effettuare il test telefonico. Dove sono finiti, dunque, i 200mila euro pagati in più? Se è vero che il sospetto del pm Frezza è che tali sondaggi siano stati superpagati con lo scopo non dichiarato di saldare il “favore” a Lombardo, che aveva aiutato Tondo in una precedente campagna elettorale, è anche vero che tale tesi è ben difficile da dimostrare. E che, come ricorda ancora l’avvocato Ponti, «se l’attività di strategia, organizzazione eccetera la fa Lombardo, è ininfluente cercare di capire come sia stata quantificata».
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