Una decina di altri contagi tra gli ospiti di Casa Serena

Bilancio destinato probabilmente a salire. Salgono a 57 i casi positivi in Fvg.  In arrivo nelle Terapie intensive di Trieste e Udine quattro pazienti lombardi  
A Trieste il centro civico chiuso per coronavirus (Silvano)
A Trieste il centro civico chiuso per coronavirus (Silvano)

TRIESTE. I numeri esatti sono attesi entro questa mattina. Ma ieri, domenica, le prime indicazioni sull’esito dei tamponi a ospiti e dipendenti della casa di riposo comunale “Serena” di Trieste, dove viveva l’ottantasettenne Rosa Costante deceduta a causa di una perforazione dell’intestino ma trovata positiva al coronavirus, riferivano di «almeno una decina» di altre persone risultate infette da Covid-19.



È un bilancio parziale e non si esclude che possa salire. Si tratterebbe degli anziani che risiedono nella struttura e non degli operatori. Non si hanno informazioni precise in merito allo stato di salute dei contagiati, ma non risultano per ora situazioni critiche. I test dell’Azienda sanitaria sono proseguiti a tappeto per tutta la giornata di ieri, interessando anche altre case di riposo, perché i dipendenti di una cooperativa in servizio alla “Serena” lavorano in altre strutture cittadine.

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Nel frattempo le autorità sanitarie stanno cercando di ricostruire gli ultimi contatti avuti dall’ottantasettenne nei giorni scorsi, in modo da capire chi può averle trasmesso il virus. La “Serena” resta intanto chiusa a parenti ed esterni. L’attenzione in queste ore resta alta anche per un altro paziente: un anziano con patologia oncologica polmonare ricoverato nel reparto Malattie infettive. Le sue condizioni sono stabili.



A ieri sera i casi positivi confermati in Friuli Venezia Giulia erano 57: i nuovi infetti 15 e ben 14 di essi si trovano a Trieste, con un solo nuovo caso in provincia di Udine. I dati della Regione parlano di 25 positivi a Trieste, 6 a Gorizia, 24 a Udine e 2 a Pordenone. Tutti i pazienti sono stazionari, inclusi gli otto ricoverati, di cui uno in terapia intensiva. Gli altri si trovano in quarantena domiciliare. I tamponi effettuati sono stati 997. Al momento la Regione non comunica alcuna guarigione, ma conferma che alcune persone hanno cominciato a uscire dall’isolamento.

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Intanto nella tarda serata di domenica il Comune di Trieste ha reso noto che a causa di un caso di contagio tra gli impiegati tutti i servizi demografici sono sospesi. Già sabato erano state rese note limitazioni stabilendo che gli uffici dei servizi demografici di Passo Costanzi e dei centri civici decentrati (via Teatro Romano 7b, via Locchi, Opicina via Doberdò, Prosecco) sarebbero stati accessibili solo su appuntamento. Il Comune di Trieste ha poi precisato che "tutti i Servizi demografici sono chiusi fino a giovedì 12 marzo e sono stati avviati i necessari interventi sanitari e di sanificazione. In conseguenza di ciò sarà attivato, a decorrere da domani, martedì 10 marzo, un unico punto di contatto aperto dalle 9 alle 13 presso la Sala Tergeste – piazza Unità d'Italia - dedicato esclusivamente alla ricezione di dichiarazioni di nascita e denunce di decessi. Tutti gli appuntamenti già presi presso i centri civici nei giorni di chiusura verranno ricalendarizzati attraverso contatto diretto con gli interessati. 



Davanti al previsto aumento dei contagi, la Protezione civile ha chiesto ieri ai Comuni di attivare il proprio Piano di emergenza, portandolo al livello di “attenzione”: si tratta del primo step, precedente a quello di preallarme e allarme. I Comuni forniranno un numero telefonico cui inoltrare le richieste dei cittadini e garantiranno la reperibilità di un funzionario per gestire le problematiche e dialogare con le autorità.

La Regione annuncia inoltre la necessità segnalata dalla Protezione civile di trasferire 73 pazienti dalle terapie intensive lombarde verso gli ospedali di Fvg, Piemonte e Liguria. Il vicepresidente Riccardo Riccardi chiarisce che per ora «saranno quattro i pazienti trasferiti in Fvg: tre negativi al coronavirus provenienti dal Sacco di Milano e dall’ospedale di Bergamo andranno al Cattinara di Trieste e uno, positivo al Covid-19, proveniente dall’ospedale di Cremona, verrà trasferito al nosocomio di Udine».

Per Riccardi, «il nuovo decreto si basa sugli elementi forniti dal comitato scientifico e non va quindi messo in discussione: possiamo continuare ad andare in giro ma dobbiamo farlo meno e soprattutto dobbiamo evitare gli assembramenti, mantenendo inoltre la distanza di almeno un metro, per proteggere chi ha una certa età. È quanto abbiamo detto già con la nostra prima ordinanza su scuole e case di riposo, nonostante le critiche. Credo che le visite nelle case di riposo vadano interrotte per un periodo».

Riccardi sottolinea infine che «sono 16 mila le mascherine, di tipo Ffp2, appena arrivate dal Dipartimento nazionale di Protezione civile in Fvg e che saranno distribuite al più presto alle Aziende sanitarie a disposizione del personale». La fornitura dei dispositivi di protezione risponde al bisogno della macchina della sanità e alle richieste dei sindacati. La Cisl chiede inoltre «immediate assunzioni di infermieri, medici, oss, assistenti, tecnici» per coprire le carenze in organico aggravate dalle quarantene. Riccardi incontrerà i sindacati oggi. Il vicepresidente pensa ad «alcune decine di assunzioni tra medici e infermieri: il governo ci ha detto che anche il Fvg, sebbene autonomo, rientrerà nel piano straordinario». —


 

 

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