Una collezione di libretti d’opera in regalo al Verdi

La triestina Russo che vive da anni a Tampa ha ceduto al teatro il patrimonio di famiglia 
Laura Tonero

la donazione



Una cinquantina di libretti d’opera sono stati donati al lirico Giuseppe Verdi da Elisabetta Russo, una triestina che da anni vive in Florida, a Tampa, e che ha desiderato valorizzare quel piccolo tesoretto fatto di ricordi e passione, facendone omaggio al teatro. Molti di quei libretti, in alcuni casi risalenti ancora ai primi del ‘900, fanno parte di una collezione di famiglia iniziata già dal bisnonno della Russo, e poi alimentata anche dal padre. Ed è proprio al padre che la Russo lega quel ricordo, alle passeggiate pomeridiane verso il Verdi, per andare ad assistere ad un’opera. I libretti diventavano oggetto di consultazione lungo il cammino. Passo dopo passo, il padre leggeva la storia che di lì a poco, l’allora piccola Elisabetta, avrebbe ascoltato e ammirato sul palcoscenico del teatro. Una consuetudine, fatta anche di entusiasmo quando si avvicinava l’appuntamento con una delle opere in cartellone: il vestito della festa da indossare per l’occasione e poi quell’emozione da condividere assieme alla famiglia che, di fatto, la introduceva in quel mondo incantato della lirica. Russo ha mantenuto casa qui a Trieste, ci torna per le vacanze. Ed è nella casa triestina che conservava con cura quei libretti. «Sono da anni sugli scaffali, - ha raccontato nel corso de dell’incontro con il direttore generale del Verdi Antonio Tasca, con Daniela Astolfi e Fabio Pavan dello staff di direzione - mi dispiaceva non valorizzarli, così ho pensato che il teatro fosse il luogo giusto per poterli conservare. Sono tornata al Verdi con grande piacere, perché la mia famiglia amava molto la musica e sono felice di poter dare un contributo al patrimonio storico del lirico». I libretti verranno catalogati ed esposti all’interno di alcune bacheche. —



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