Una città "invasa" da 453 Furlan ma tutti triestini
È il cognome più diffuso nella provincia assieme a Degrassi, Vascotto, Coslovich e Visintin
TRIESTE. "Furlàn", pronunciato erroneamente ma per abitudine "Fùrlan", è il cognome più diffuso tra i residenti della provincia di Trieste. Eppure molti triestini lo continuano ad usare come invettiva o per apostrofare qualcuno. "Tasi, tasi furlan" oppure "Dio non xe fulan", se no'l paga ogi el paga doman". E ancora "Al furlan se non ghe demo noi el spago per tajar la polenta i mori de fame" o "Per i furlani l'ora legale xe un problema perché noi riva a metter avanti el gallo".
Tutti modi di dire, prese in giro che fanno riferimento a quella consolidata rivalità con i corregionali della provincia di Udine che può infastidire ma che non costituisce reato. Perché apostrofare qualcuno utilizzando il modo di dire "Dio no xe furlan, se no paga ogi, pagherà doman" non è infatti perseguibile legalmente. L'ha stabilito di recentemente la sentenza 2241 della Cassazione che ha preso in esame una vicenda triestina tra due famiglie che da tempo discutevano i limiti delle rispettive aree di pertinenza. I numeri Di Furlan nella nostra provincia se ne contano addirittura 453. All'anagrafe i Furlani raggiungono invece quota 219, 56 i Furlanetto.
Diffusa anche la forma slavizzata Furlanic che appare a Trieste dal 1450 e Furlanich nel 1590. Qualcuno osserva che il cognome Furlan derivi pure dal nomignolo dato ai caldarrostai ambulanti che negli anni '50 arrivavano a Trieste e che erano tutti di origine friulana. Gli interessati «Non ho mai avuto problemi con il mio cognome - sostiene Stelvio Furlan, imprenditore e già vicepresidente di Trieste Trasporti - non sono mai stato preso in giro nemmeno da piccolo dai compagni di scuola.
È talmente diffuso che la gente non ci fa più caso». «A me dà sinceramente fastidio l'uso del mio cognome in modi di dire che prendono in giro i vicini udinesi - evidenzia Francesca Furlan, studentessa di medicina - mio padre è triestino ma mia madre è di Ruda e quindi questa sciocca rivalità e questo uso inopportuno del termine "friulano" mi infastidisce». E ancora: «Quello che mi fa ridere è che anche io a volte uso questi modi di dire - ammette Roberto Furlan, 56 anni, commerciante nella zona di Largo Barriera - non mi rendo conto nemmeno io che il mio cognome significhi proprio friulano, della provincia di Udine». Gli altri cognomi Dopo Furlan i cognomi più diffusi nell'intera provincia di Trieste sono Vascotto (tutti di origine istriana), se ne contano 397, Degrassi (sempre istriani, soprattutto Isola d'Istria) portato da 328 triestini e Fonda che accompagna il nome di 318 persone. Seguono Coslovich (301) e Visintin (287).
Le origini Tornando al cognome Furlan, come detto, qualcuno sostiene che derivi dalla presenza a Trieste negli anni '50 di tanti caldarrostai tutti originari dal Friuli ma come spiega anche Marino Bonifacio nel suo libro edito dalla Lint "Cognomi triestini", la presenza del cognome "Furlan" è documentata nella nostra città fin dal 1404. Il primo a portare questo cognome a Trieste fu un certo Andreas Furlan. Seguirono nel 1434 Francesco Furlani e nel 1575 Marco Furlano. E poiché nel 1945 in Istria venivano registrate ben 52 famiglie Furlan, 43 Furlani e 107 Furlanich. È verosimile che almeno la metà dei triestini che portano questi cognomi abbiano nel loro albero genealogico qualche avo di origine istriana e non solo quindi friulana e veneta.
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