Una balenottera nuota nel Quarnero, appello ambientalista

Secondo gli esperti dell’associazione di Lussingrande se spaventato il grosso cetaceo rischia di finire spiaggiato

ZARA. Ancora una balena avvistata nelle acque orientali dell'Adriatico. Sabato pomeriggio un cetaceo di grosse dimensioni è stato osservato mentre si muoveva placidamente nell'insenatura di Ravagnasca, a poca distanza dalla località di Jasenica, in quel bacino chiuso che prende il nome di canale del Velebit o Alpi Bebie, poco a settentrione di Zara.

Una scoperta che ha messo in preallerta le organizzazioni ambientaliste della zona preoccupate per l’incolumità del grosso cetaceo.

Secondo gli esperti dell'associazione ambientalista Plavi svijet (Mondo blu) di Lussingrande, l'enorme mammifero appartiene alla specie Balaenoptera physalus e dunque si tratta di una balenottera comune. Quello che è il secondo animale per dimensioni al mondo, potendo raggiungere i 26 metri di lunghezza, ha nuotato lentamente in direzione dell'abitato di Starigrad (Ortopula), immergendosi e risalendo in superficie con intervalli di circa dieci minuti. Per i responsabili di Plavi svijet, la balenottera – nonostante le gigantesche dimensioni – è un animale che riesce a muoversi bene in acque basse e in canali di tipo chiuso, cosicchè nel versante orientale dell'Adriatico non è mai avvenuto che questa specie – parliamo di esemplari sani – si arenasse. Alcuni pescatori sono riusciti a immortalare con il telefonino, fotografando l'esemplare mentre emerge dall'acqua

«Al cetaceo visto a Rovagnasca – spiegano all'associazione lussignana – servirà magari qualche giorno per poter riprendere il largo, tornando in acque profonde. É sicuro che il più imponente dei cetacei riuscirà nell’impresa ma nel frattempo sarà bene non importunarlo, nè avvicinarsi troppo alla balena a bordo di imbarcazioni».

Gli esperti hanno spiegato che qualsiasi tentativo di avvicinare la balenottera comune potrebbe avere l'effetto di spaventarla e a quel punto l'animale potrebbe anche finire spiaggiato, con conseguenze drammatiche come è avvenuto giorni fa per la balena da sette tonnellate trovata spiaggiata sul litorale di Platamona. Va lasciato in pace, senza disturbarlo».

L'avvistamento di balenottere comuni non è un evento raro nelle acque quarnerino–dalmate. Lo scorso agosto due esemplari furono visti nelle acque a occidente di Lussino, a circa 3 miglia dalla costa ed entrambi misuravano sui 17 - 18 metri. Erano in forma più che discreta, come raccontano i responsabili di Plavi svijet, che nel caso della balena di Rovagnasca non sono riusciti a stabilirne la lunghezza. Di fatto la frequenza di simili avvistamenti dimostra quanto i cambiamenti climatici e la situazione ambientale in Adriatico stiano modificando il percorso di questi grossi cetacei che si avvicinano sempre di più alle nostre coste. Scatenando curiosità ma anche molta preoccupazione fra gli ambientalisti.

 

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