Un “villaggio Triestina” dentro il Tergesteo

Il presidente Biasin ha presentato un’offerta per acquistare i 16 alloggi invenduti L’idea è quella di sistemare lì alcuni giocatori per non spendere più i soldi in affitti
Lasorte Trieste 22/01/13 - Galleria Tergesteo
Lasorte Trieste 22/01/13 - Galleria Tergesteo

TRIESTE Una parte del palazzo del Tergesteo potrebbe trasformarsi in una sorta di “villaggio Triestina”. Il presidente e proprietario della squadra, Mario Biasin, ha infatti messo nero su bianco un’offerta per acquisire il “pacchetto” dei 16 appartamenti rimasti ancora invenduti, una proposta che stuzzica l’attenzione della proprietà, che in questo modo chiuderebbe definitivamente la partita su quell’immobile.

L’interesse di Biasin per questo investimento sarebbe scaturita anche dalla necessità di non pagare più migliaia di euro all’anno per gli affitti degli alloggi, sparsi in città, dove trovano ospitalità i giocatori dell’Unione. In questo modo il presidente potrebbe mette a segno un buon affare dal punto di vista immobiliare e contemporaneamente sistemare in alcuni degli appartamenti i giovani calciatori. Una soluzione certamente di lusso per dei giocatori di una squadra di serie C. Un altro segnale di quanto Biasin tenga a questa città.



Il presidente, che nel 1954 da migrante lasciò Trieste alla volta dell’Australia, oltre a essere un “business man” nel campo dell’edilizia, si occupa di calcio di più di dieci anni. Il suo Melbourne Victory è una delle dieci squadre che disputa la High League australiana e ora si vede impegnato anche con la Triestina, a tal punto da voler affrontare un importante investimento immobiliare anche per sistemare i suoi giocatori.

Così, anno dopo anno, ogni angolo di palazzo Tergesteo ha trovato una collocazione. Era il 2007 quando la Carlyle, società americana, comprò lo storico palazzo per una cifra che si aggirava intorno ai 20 milioni di euro. Dopo i lavori di restauro Trieste ha potuto riabbracciare definitivamente il “suo” Tergesteo nell’estate del 2011. L’operazione da 40 milioni di euro – metà spesi per l’acquisto del palazzo e metà per i lavori di ristrutturazione – ridiede luce all’ottocentesco palazzo del centro cittadino affacciato da un lato su piazza Verdi e dall’altro su piazza della Borsa.

Dal restauro sono stati ricavati 82 appartamenti, realizzati al primo, secondo e terzo piano. Sette, invece, i locali ad uso ufficio.

In contemporanea con la riapertura della galleria ai triestini ha preso il via anche la vendita della parte residenziale e di quella commerciale, che nei primi anni ha stentato a decollare. Anno dopo anno i fori commerciali hanno trovato collocazione. A dare un importante rilancio a quel “contenitore” è stato indubbiamente lo sbarco della trattoria Caprese, che ha rianimato gli spazi di una galleria non più vissuta quanto negli anni d’oro di quel palazzo.

La Trieste Gallery Srl, società di gestione immobiliare che a fine giugno 2011 ha acquistato la parte commerciale del Tergesteo, ora cerca un locatario per il foro che si trova tra piazza della Borsa e via Einaudi. Indiscrezioni avevano ipotizzato lo sbarco di una polleria ma la trattativa sembra non aver trovato un punto di accordo.

(l. t.)
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo