Un uomo Fincantieri per rifare il ponte
GENOVA Il presidente Mattarella firma il decreto Genova, il governo sceglie il commissario che si occuperà della ricostruzione: è Claudio Gemme, manager genovese settantenne, da decenni amico di Giuseppe Bono, ad di Fincantieri. E lo stesso Gemme è, oggi, uomo di area Fincantieri, essendo presidente della divisione Sistemi Integrati. Gradito alla Lega, piace ai Cinque Stelle che, da tempo, hanno trovato in Bono un manager di riferimento. Oltre che il rappresentante della società che, il governo non lo ha mai nascosto, sarà incaricata di ricostruire quel ponte Morandi crollato il 14 agosto . «Una ricostruzione che partirà alla velocità della luce», come annunciato ieri su Facebook dal ministro Di Maio. Aggiungendo che «per Genova il decreto prevede un super commissario, l’esclusione di Autostrade dalla ricostruzione perché sarebbe stato assurdo farlo ricostruire a chi ne ha causato il crollo, aiuti alle famiglie e alle imprese colpite dal crollo».
La fiducia del vice premier non supera però lo scetticismo degli amministratori locali. Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, sottolinea che «ci sarà bisogno di un procedimento di gara per la ricostruzione del ponte Morandi ancorché semplificata perché il decreto non deroga alle norme europee sulla concorrenza, quindi auguriamoci che il decreto non venga impegnato dalle molte possibilità di ricorso che vedo all’orizzonte». Anche perché «la Liguria e Genova non intendono aspettare, vogliono il ponte nei tempi che avrebbero rispettato se avessero fatto da soli». Ovvero, non estromettendo Autostrade dalla partita. Tesi condivisa dal sindaco, Marco Bucci, che osserva: «Mancano alcune delle nostre richieste, tornerò alla carica con il governo». Che intanto, incassa con non pochi dubbi il sì del presidente Sergio Mattarella che fa modificare o stralciare alcuni punti del decreto, prima di averne una seconda versione, firmata ieri alle 17,30. E poi sistema la pratica commissario.
Salvini, in mattinata, aveva già annunciato di aver «suggerito il nome di un’altissima professionalità, un genovese che ha girato il mondo». Profilo che nel pomeriggio ha il nome di Gemme. «Sono innamorato della mia città, e ho voglia di fare bene per la mia città, presto e bene – racconta il manager raggiunto al telefono - È tutto molto complicato, bisogna studiare il decreto e capire come gestire il progetto, che non è solo un fatto tecnico ma anche di grande responsabilità». Un decreto criticato e che non spaventa Gemme: «Per me questo è un progetto, è chiaro che dovremmo stare tutti molto attenti a fare le cose bene, ma questo è fuori discussione. Il tema è costruire una squadra e fare del nostro meglio. Questa è una sfida per la nostra città, ce la faremo». —
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