Un triestino alla corte di “re” Joe

Luca Vesnaver è diventato general manager del nuovo ristorante aperto da Bastianich a New York
Luca Vesnaver (in piedi) con due componenti dello staff del Sirena: lo chef Josh Laurano e il manager Jeff Katz
Luca Vesnaver (in piedi) con due componenti dello staff del Sirena: lo chef Josh Laurano e il manager Jeff Katz

TRIESTE Il triestino Luca Vesnaver, classe '84, dall'11 febbraio è general manager del nuovo ristorante a New YorkLa Sirena Restaurant” di Joe Bastianich. Già manager di “Babbo” - altro locale storico del B&B Hospitatliy Group, tra cui figura anche un’altra creatura del noto giudice di MasterChef, l’Orsone di Cividale del Friuli -, Luca ha costruito la sua carriera partendo dal basso.

Nonostante sia “figlio d'arte” (suo padre, Bruno Vesnaver, è presidente Fipe e proprietario di numerosi locali triestini), Vesnaver già dall’età di 18 anni ha passato le estati lavorando a New York nei ristoranti del gruppo B&B.

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«Sono sempre stato uno che ha preferito il lavoro allo studio - racconta Luca -. La mia famiglia conosce molto bene i Bastianich, per cui ho avuto la possibilità di lavorare per loro come cameriere durante le estati fino ai 21 anni». In inverno, invece, Vesnaver si è dedicato agli studi laureandosi in Giurisprudenza.

Subito dopo la laurea ha lavorato per circa un anno “Da Giovanni”, storico buffet triestino. «Ho fatto di tutto - racconta -, da spinare vino, a servire voi e pulire i tavoli». Poi il gran “colpo”. Bastianich l'ha voluto con sé in uno dei suoi ristoranti a Las Vegas, “Osteria Mozza”, tra i più trendy della zona.

È qui che Vesnaver ha iniziato a farsi le ossa, anche perché all' epoca - come ammette lui stesso - «ero un ragazzino di vent'anni che non sapeva nemmeno bene l'inglese». Nonostante le barriere linguistiche, il giovane Vesnaver si è fatto notare e da Las Vegas è passato nel 2010 nel team di Eataly: da general manager nel dipartimento della pasta e della pizza in quattro mesi è stato promosso a floor manager della terrazza e della birreria con una gestione di seicento coperti.

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La nuova avventura, però, è durata poco. Dopo solo quattro mesi Bastianich ha voluto metterlo alla guida di uno dei cavalli di battaglia del gruppo, “Babbo”. Ristorante celebrato e conosciuto in tutta New York, Babbo è amato da star (gli U2, Courtney Love, George e Amal Clooney), politici (Bill Clinton) e dai critici culinari del New York Times, che gli hanno attribuito 3 stelle sue 4 (le star, a quanto pare, vanno matte per il polipo grigliato con la vinaigrette di limoncello piccante e i ravioli di manzo e fegato di piccione con tartufo nero).

Un incarico che, sebbene lo abbia lusingato, lo ha preso alla sprovvista. «Avevo 27 anni quando mi è stata data la possibilità di essere general manager di Babbo, il service director ne aveva 52 e il maitre director 55. Dovevo gestire un team di 75/80 persone. Ovviamente mi sono fatto degli scrupoli prima di accettare».

La scommessa, comunque, è stata vinta. Nei tre anni della direzione di Vesnaver, “Babbo” ha ricevuto una Stella Michelin, mantenuto le 3 stelle del NYTimes, accresciuto i coperti e aumentato i ricavi di 1,3 milioni di dollari.

Ora, appunto, la nuova avventura della "Sirena", locale del quale lo stesso Vesnaver possiede quote. Situato all'interno del Maritime Hotel, con i suoi 1500 mq, è uno dei ristoranti più grandi del gruppo. E, proprio per la sua mole, il ristorante aprirà a zone. A febbraio è stata inaugurata la zona bar e due sale (da 100 coperti ciascuna) mentre in marzo verranno aperte altre due sale e il patio con raddoppio dei coperti.

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