Un terremoto? No sono le trivellazioni

Se prossimamente la popolazione gradese sentirà dei piccoli movimenti tellurici e anche dei rumori di particolari macchinari non deve prendere assolutamente paura: si tratta di fenomeni legati a indagini che effettueranno i tecnici e gli esperti del Geofisico di Trieste per conto del Comune. Nessun terremoto, dunque! Solo dei particolari “vibratori” che verranno posizionati per effettuare delle specifiche indagini.
Per quattro giorni, nell’arco di tempo tra la prossima settimana e la fine del mese di aprile, in più punti di Grado non mancheranno, dunque, rumori e soprattutto piccoli movimenti tellurici utili alle analisi del sottosuolo per poter procedere con «l’operazione geotermia» che porterà l’acqua calda, già trovata con una perforazione a oltre 1.100 metri di profondità nell’area della spiaggia della Costa Azzurra, sino ai principali edifici comunali. Il disagio dei rumori riguarderà solo 4 giorni da definire secondo le diverse autorizzazioni della Capitaneria di porto di Grado e da parte di Strade Friuli Venezia Giulia in corso di rilascio. La notizia è importante per mettere sull’avviso la popolazione, o meglio per non terrorizzare la gente in quanto nelle prime ore del mattino di certe giornate ci saranno le operazioni di vibrazione che potrebbero assomigliare a delle scosse di terremoto. L’obiettivo di questa campagna di esplorazione geofisica basata sul metodo sismico e quello gravimetrico è di individuare “la morfologia sepolta dei calcari che sono sede di un acquifero geotermale” per identificare la miglior ubicazione per il secondo pozzo necessario per usufruire dell’acqua calda per il teleriscaldamento, utile evidentemente per il risparmio energetico e per il riscaldamento.
L’esplorazione consiste nel posizionamento di sensori che captano il segnale sismico. Le onde elastiche generate dalla sorgente si propagano nel terreno e in corrispondenza di variazioni vengono riflesse e registrate. Con un’opportuna elaborazione dei dati riflessi è possibile ottenere un’immagine del sottosuolo utile a individuarne la morfologia. Per l’esplorazione geotermica, non invasiva e largamente utilizzata per l’esplorazione del sottosuolo anche in aree popolate, dell’area è prevista la registrazione di dati simici lungo tre linee che attraversano il centro abitato di Grado. La sorgente sismica consiste in un mini vibratore che eseguirà una serie di “energizzazioni” lungo gli allineamenti stabiliti per l’eventuale percorso delle tubazioni. Oltre al dato sismico misurato in superficie saranno eseguite misure sismiche nel pozzo già esistente per ottenere delle tarature e delle immagini con miglior dettaglio. In aggiunta alle misure sismiche verrà misurata anche l’accelerazione di gravità in vari punti nell’area di Grado e nella retrostante laguna.
Il dato sismico risente del rumore generato dalle attività umane e per tale motivo, unitamente alla necessità di non interferire con le normali attività della popolazione, l’acquisizione sismica verrà eseguita in orario notturno.
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