Un project financing di durata trentennale per il tempio crematorio

Se ne parla almeno da quattro anni. Forse anche di più. Ma questa dovrebbe essere, davvero, la volta buona. In Consiglio comunale sta per approdare l’attesa (e più volte rimandata) delibera attinente il partenariato pubblico/privato per la progettazione, costruzione e gestione di un tempio crematorio a Gorizia. Si procederà all’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica e alla dichiarazione di pubblico interesse.
Ad entrare nel dettaglio è il vicesindaco Stefano Ceretta che, dopo l’allontanamento dell’assessore Ferdinando De Sarno, si sta occupando della questione in prima persona. «Andremo ad illustrare ai consiglieri la proposta di project financing, formulata da un’azienda privata molto affidabile che già gestisce, a Cervignano del Friuli, un impianto crematorio. La parola passerà al Consiglio che dirà se è opportuna quest’offerta che, personalmente, ritengo sia davvero ben confezionata. L’azienda si impegnerà per trent’anni della gestione del tempio che vogliamo realizzare nell’area a sinistra rispetto all’ingresso del cimitero centrale, verso la rotonda di Sant’Andrea. L’obiettivo è di garantire un servizio transfrontaliero, andando anche a servire anche l’area di Nova Gorica e di Sempeter Vrtojba. Il Consiglio, lo ripeto, è sovrano ma il tema è stato ampiamente sviscerato in commissione e sono fiducioso sull’andamento del voto anche se... non si sa mai», sorride Ceretta.
I goriziani, oggi, devono attendere parecchio tempo per portare il congiunto a Trieste o in altri impianti di cremazione con disagi e costi aggiuntivi. Quindi, l’idea di un project financing, con un investimento privato è la soluzione delineata dall’amministrazione comunale.
Entriamo nel dettaglio della bozza di delibera che sta per approdare in aula ma in modo “virtuale” essendo le sedute ancora in via telematica, a distanza. In sostanza, si chiede l’approvazione della proposta di finanza di progetto presentata il 21 maggio 2018 e, con ultimo aggiornamento, l’8 gennaio scorso «dal costituendo raggruppamento temporaneo di imprese formato da Altair spa con sede a Bologna in via dell’Arcoveggio 74 (in qualità di capogruppo mandatario) e EdilVer srl con sede a Villadossola in via dell’Industria 22 (in qualità di mandante) comprendente la progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la gestione trentennale di una casa funeraria con annesso impianto di cremazione nell’area del cimitero centrale di Gorizia». Previsto un investimento complessivo da quadro economico pari a 1.999.490,26 euro e un piano economico/finanziario che contempla un ammontare del fatturato pari a 18.386.787,33 euro.
C’è anche un altro elemento. Non certamente secondario per le casse municipali. È previsto, infatti, che la remunerazione per il Comune della concessione del servizio di cremazione «consisterà in una royalty minima del 5 per cento dei ricavi di gestione stimati in 919.339,37 euro nel Pef, oltre ad una percentuale aggiuntiva sull’eventuale extra-profitto». Sotto il profilo tecnico-urbanistico, sarà necessaria la costituzione di una nuova particella catastale che sarà oggetto della concessione in diritto di superficie a titolo gratuito. —
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