Un premio alla "Verità per Giulio Regeni"
UDINE «Mantenere significa tenere nelle nostre mani. E nelle mani di 20 paesi diversi, noi manteniamo la promessa di custodire quella verità per Giulio, che deve essere ancora trovata». È la promessa che oggi 28 luglio ha fatto il Laboratorio internazionale della comunicazione di Gemona, con i suoi 50 giovani studiosi di italianistica provenienti da 20 Paesi, consegnando alla «Causa per la Verità per Giulio Regeni» il 27.o Premio Gamajun International Award, ritirato dai genitori del ricercatore originario di Fiumicello, ucciso al Cairo il 25 gennaio 2017.
Il premio internazionale per la comunicazione - fondato dal Lab nel 1990 - è stato ritirato da Paola Deffendi e Claudio Regeni, i genitori di Giulio. «Verità per Giulio è un grido di dolore, ma anche di speranza», ha affermato De Marchi leggendo la motivazione del premio. «Avere fiducia oggi sembra essere un atto di coraggio o di incoscienza», ha aggiunto, sostenendo però che «in queste condizioni ciò che può rimettere in moto la fiducia è la generosità. E nella generosità dei genitori di Giulio - ha detto - instancabili nella ricerca della verità, c'è il bene che può far fiorire il bene per tutti».
Ricevendo la targa, simbolo del Gamajun, Paola Deffendi ha sottolineato: «Siamo in un ambiente del nostro territorio, ma internazionale, e questa è una sintesi perfetta della nostra famiglia». «I nostri valori sono quelli della nostra terra - ha aggiunto Claudio Regeni - quando ci sono delle difficoltà non le accettiamo passivamente, cerchiamo di trovare delle soluzioni».
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