Un poker di start up create in regione tra le portabandiera dell’hi-tech italiano a Las Vegas

Missione nel più importante evento mondiale dedicato all’innovazione. E c’è chi punta sul mix cibo-social

LAS VEGAS «Uno dei nostri obiettivi è far capire che non esiste solo l’italian food o l’italian luxury ma anche l’italian tech». Così Michele Balbi, presidente della triestina Teorema Engineering nonché cofondatore assieme ad Area Science Park del digital hub Tilt, in occasione della videoconferenza dallo stand Italia del Ces, acronimo di Consumer Electronics Show, il più importante evento al mondo dedicato all’elettronica di consumo e all'innovazione che si tiene a Las Vegas dal 7 al 10 gennaio. Ieri sera (tarda notte in Italia) si sono presentate, all’interno degli 800 mq dello stand posizionato all’interno dell’Eureka Park, a 250 investitori e a un centinaio di giornalisti da tutto il mondo, una cinquantina di start up tricolori (47 per l’esattezza, di cui quattro provenienti dal Friuli Venezia Giulia).

Vola a Las Vegas la startup triestina che lancia l’Airbnb del cibo condiviso
epa08106937 A visitor tries Tegway's thermoelectric gloves during the CES Unveiled Las Vegas at the 2020 International Consumer Electronics Show in Las Vegas, Nevada, USA, 05 January 2020. The annual CES which takes place from 7-10 January is a place where industry manufacturers, advertisers and tech-minded consumers converge to get a taste of new innovations coming to the market each year. EPA/ETIENNE LAURENT


La missione è co-organizzata con Ice-Italian Trade Agency – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che la patrocina dalla prima edizione. «Stasera (nel corso della notte appena trascorsa per chi legge) ogni startup - ha evidenziato Fabrizio Rovatti, direttore dell’Innovation Factory Startup - presenterà la propria storia, l’idea creativa, gli obiettivi in definizione e le prospettive future».

Dall’arto bionico ai trasporti hi-tech: la missione triestina sbarca in Nevada


Una truppa, quella italiana, che nel corso delle tre edizioni a cui ha partecipato ha visto incrementare non solo il numero ma soprattutto in qualità dei partecipanti, passate dai 25 del 2018 ai 47 di questa edizione. Tant'è che per raccontare il loro lavoro, in continuità con quanto fatto lo scorso anno, al Ces 2020 sono presenti anche 9 delle startup che hanno partecipato nel 2019. Tra queste BionIT, selezionata tra le startup Health & Wellness, Emoji e ARetail per la categoria Commerce/Enterprise solutions, Air per Vehicle.

Dalla mano bionica alla video-cuffia: in pista a Las Vegas le startup di Area
epa04011679 Attendees wear the Sony technical prototype of Free angle viewer by Head Tracker at the Las Vegas Convention Center at the 2014 International CES (Consumer Electronics Show) in Las Vegas, Nevada, USA, on 07 January 2014. CES, the world's largest annual consumer technology trade show which runs from 7-10 January and is expected to feature 3,200 exhibitors showing off their latest products and services to about 150,000 attendees. EPA/MICHAEL NELSON


«Made in Italy – the Art of Technology – ha proseguito Balbi - è nata nel 2018 dal desiderio dei fondatori di Tilt, Teorema Engineering e Area Science Park, che l’Italia fosse rappresentata al Ces al pari di altre nazioni europee. Nel corso del tempo, l’iniziativa ha portato risultati molto positivi riscuotendo l’attenzione e l’interesse di investitori globali, media, esperti, analisti, manager, imprenditori internazionali e startup stesse. Oggi noi siamo in 50 gli olandesi in 70 e i francesi in 350». Ma la certezza è che si è seminato bene in questi anni e che ci sono i presupposti per crescere ancoro meglio.

Nella Mercedes del futuro sedili “vegani” nati a Gorizia
L’avveniristica Mercedes Vision Avtr presentata al Ces 2020 di Las Vegas veste i sedili con la microfibra Dinamica realizzata dalla Miko di Gorizia


Fondamentale è, secondo Stefano Casaleggi, direttore generale di Area Science Park, «ampliare il tema dell’internazionalizzazione e creare un ecosistema di competenze ed eccellenze sul territorio dedicato a giovani, startup e imprese innovative, che dovrà naturalmente scaturire dalla collaborazione tra pubblico e privato».

Quattro, come detto, le start up del Fvg, dalle udinesi TWL Systems e Inksquad alla pordenonese ARetail, già citata come selezionata lo scorso anno, passando per la triestina EatNmeet, i cui creatori affermano che per scoprire quali ingredienti servono per dare il là a occasioni di incontro tra i turisti e chi vive sul territorio basta la tecnologia e il buon cibo, tutto condito da una logica social dal “volto umano” che punta a far incontrare le persone per condividere un pranzo, una cena o un aperitivo. La chiave di volta per permettere questo processo è un’app per smartphone (Android e iOS) rivolta rigorosamente a non-professionisti. Il focus, nelle intenzioni degli ideatori della piattaforma, è infatti quello di privilegiare la dimensione di scambio culturale rispetto alla logica del guadagno attraverso attività di ristorazione “informali”. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo