Un pirogassificatore nella Cartiera di Duino
DUINO AURISINA Si chiama impianto di pirogassificazione, produce gas ed energia, attraverso la combustione di residui di lavorazione, ed è destinato, nelle intenzioni del gruppo Burgo, a risollevare le sorti dello stabilimento di Duino, garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali della Linea Due, da tempo a rischio. Si apre una nuova fase per la struttura industriale duinese. È dello scorso 1° agosto la presa in carico, da parte dell’amministrazione regionale, e più precisamente della Direzione centrale Ambiente ed Energia, della richiesta formale, formulata dal gruppo che ha sede ad Altavilla Vicentina, di avviare la procedura di assoggettabilità del progetto alla Valutazione d’impatto ambientale (più nota come Via).
Il Gruppo Burgo, da mesi impegnato nella complessa trattativa per risolvere la crisi della Linea Due, intende installare, nel comprensorio dello stabilimento di Duino, un impianto di pirogassificazione, destinato in questo caso a bruciare il cosiddetto “pulper”, in sostanza lo scarto prodotto dall’industria cartaria, cioè il materiale risultante dal processo di recupero della cellulosa da carta e cartone da riciclo, una miscela di materiali plastici (circa due terzi del totale), legno, residui di carta, ma anche materiale metallico e frammenti di vetro. L’installazione avverrebbe nel quadro della riconversione della Linea Due di produzione, un passaggio che la Burgo ritiene «obbligatorio per mantenere la competitività dello stabilimento», ma anche, secondo i sindacati «per rilanciare il sito sotto il profilo occupazionale».
Attualmente la cartiera di Duino produce circa 21 mila tonnellate all’anno di residui di lavorazione, il cui smaltimento costa 3 milioni di euro l’anno. Il pirogassificatore, la cui realizzazione implica un investimento di circa 6 milioni, verrebbe ammortizzato in un paio di anni e consentirebbe di produrre 150 mila tonnellate di vapore, utili per generare energia da riutilizzare nell’ambito del ciclo produttivo. L’impianto prevede anche l’utilizzo di una ciminiera alta 25 metri.
La notizia ha subito messo in allarme la popolazione. «Il nostro territorio in termini di ambiente ha dato e sta dando molto – ha detto il neo consigliere comunale di Per il golfo e Verdi, Vladimiro Mervic – e dal punto di vista legale e normativo il pirogassificatore è equiparato da qualcuno a un inceneritore. Ogni iniziativa volta a salvare posti di lavoro – ha aggiunto – ci troverà d’accordo, ma vorremmo fosse accompagnata da una chiara trasposizione dei progetti e dei fatti». Luca Mian, rappresentante delle Rsu della Burgo e della Uil regionale, ha precisato che «la pirogassificazione non produce inquinanti e non comporta emissioni. Inoltre – ha proseguito – la strada intrapresa dovrebbe portare a salvaguardare sia l’ambiente, sia il centinaio di posti di lavoro oggi a rischio. Attualmente – ha concluso – siamo in contratto di solidarietà. La riconversione della Linea Due dovrebbe porre fine a questo stato di incertezza». —
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