Un piano da 4,8 milioni per ampliare e rinnovare il Pronto soccorso di Gorizia
Ecco il progetto con l’aggiunta di 1.350 metri quadrati di spazio a disposizione. Previsto un nuovo nucleo centrale per il triage a forma circolare e tante zone filtro
«I fondi ci sono. Gorizia avrà un Pronto soccorso molto più ampio, moderno, funzionale, al passo con i tempi». L’assessore comunale al Welfare Silvana Romano ha ottenuto tutte le rassicurazioni del caso. Perché pareva essere calato il silenzio su questo intervento molto atteso in città vista anche l’importanza del servizio di emergenza, in tempi in cui i medici di medicina generale sono sempre meno.
Ma, come evidenziato di recente dal direttore generale di Asugi, Antonio Poggiana, «l’intervento edile e impiantistico di ristrutturazione e ampliamento per la realizzazione del nuovo Pronto soccorso dell’ospedale di Gorizia è sempre in programma - dettaglia il dg -. Asugi sta verificando, assieme alla Regione, la soluzione progettuale più idonea anche perché l’investimento non è certamente irrilevante».
La posta in gioco
L’intervento, infatti, è finanziato con 4.850.000 euro e, già nel luglio del 2023, l’Azienda sanitaria universitaria giuliano/Isontina ha adottato il progetto di fattibilità tecnica e economica dell’intervento «a cui sono eseguite - si legge nelle documentazioni di Asugi - fasi di confronto che non si sono ancora esaurite». L’iniziativa rientra nel Piano di organizzazione della rete ospedaliera, introdotto dal decreto legge 34 del 2020.
Ma come è destinato a cambiare il Pronto soccorso? Non è errato parlare di un raddoppio degli spazi. Progetto alla mano, si scopre che l’intervento si concretizzerà nella realizzazione di un ampliamento del “corpo di fabbrica” ospedaliero esistente che si prevede vada ad estendersi verso un’area libera da cose, posto lateralmente all’attuale sede.
Lo sviluppo dell’astanteria viene evidenziato nel grafico in alto. L’ampliamento sarà pari a 1.350 metri quadrati, mentre la superficie oggetto di ristrutturazione sarà largamente inferiore in termini di estensione perché parliamo di 168 metri quadrati.
L’ampliamento
L’intervento interesserà complessivamente una superficie pari a 1.518 mq, a cui si andranno ad aggiungere alcuni lavori minimali utili alla realizzazione del nuovo percorso di accesso alla futura “camera calda”: si tratta del locale esterno, collegato con l’ingresso dell’Unità di Medicina d’urgenza, dove arrivano i mezzi di soccorso.
Sin dal triage e pre-triage, verranno realizzati specifici locali dove il paziente, tenuto conto della gravità del quadro clinico prospettatosi, verrà sottoposto alle cure di cui necessita.
Il nucleo centrale, a cui sarà possibile accedere percorrendo delle “zone filtro”, così da limitare considerevolmente la possibilità di contaminazione, è pensato a forma circolare con un punto di osservazione per meglio gestire le necessità sanitarie dei pazienti. Tale corpo di fabbrica è stato immaginato come autonomo rispetto alla rimanente parte del Pronto soccorso, così da evitare lungaggini per la vestizione e svestizione ma soprattutto inutili andirivieni che non possono che incrementare il rischio di contaminazioni.
Il progetto sarà realizzato facendo riferimento alle linee-guida e normative di settore nazionali, regionali, locali, e, per la prevista parte di competenza, alle disposizioni internazionali.
L’ala anatomica
In parallelo, si sviluppa il progetto che porterà alla ristrutturazione e all’ampliamento della cosiddetta “ala anatomica” dello stesso nosocomio di via Fatebenefratelli.
L’obiettivo - si legge testualmente in una determina del direttore della struttura complessa per la gestione del patrimonio - è di procedere «al superamento delle carenze e delle criticità riscontrate nel corso degli anni». Il valore economico, in questo caso, parte da 2.350.088 euro. —
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