Un orsetto bruno a spasso nei boschi del Carso sloveno

Avvistato poco lontano da Doberdò un cucciolo di due anni. E per gli esperti avrebbe fatto gite anche in territorio isontino

TRIESTE Un simpatico orsetto bruno si aggira tra i boschi del Carso goriziano. Si tratta di un maschio dell’età di circa 2 anni, e dal peso indicativo di 60-80 kg, immortalato da un amante della montagna, Denis Čebron. Grazie ad una fototrappola posizionata in territorio sloveno, a pochissimi metri dal confine con l'Italia, ha raccolto una serie di scatti suggestivi rendendo subito l'orso una star del web. «Pare un esemplare molto curioso, quindi fate attenzione, soprattutto se avete cani al seguito», spiega Cebron.



Gli avvistamenti però, spiegano dal pool di esperti dell’Università di Udine specializzati nello studio di questi animali, non si sono limitati al Carso sloveno. Un orso è stato notato negli ultimi giorni a San Michele, a San Martino del Carso e sulla strada del Vallone, tra Devetachi e Gabria. E bel po’ di pelo sempre appartenente ad un orso è stato rinvenuto in zona San Michele. Sottoposto subito ad accurate indagini genetiche, il pelo consentirà ora agli esperti di tracciare un accurato identikit del mammifero che si aggira sull’altipiano.

L'orso torna sul Carso: esemplare a due passi dal confine di Doberdò FOTO


Stando alla testimonianza di Denis Čebron l’orso si spsta da circa due settimane nel Carso sloveno e nei boschi che coprono un’area che va da Merna a Comeno, concedendosi però come detto anche delle capatine nel territorio isontino, due volte a San Martino del Carso e una a San Michele. La presenza dell’orso bruno nel Carso, peraltro,è diventato un fenomeno oramai piuttosto frequente. Più difficili, invece, gli avvistamenti (almeno quelli giudicati attendibili). Ancora più difficile fotografare questi animali abituati a muoversi con circospezione lontano da sguardi indiscreti. L'ultimo avvistamento di rilievo, anche perchè testimoniato da splendide foto, risale esattamente un anno fa.

Allora il 61enne cacciatore goriziano Maurizio Zulian, grazie alla sua fototrappola, catturò le immagini di un orso di poco più di due anni, quasi sicuramente maschio, del peso non inferiore ai 100 chilogrammi. Il grosso mammifero venne fotografato nei boschi vicini all'oleodotto, tra le frazioni di Medeazza e Jamiano, tra Doberdò del Lago e Gorizia. Pochi mesi prima la Forestale trovò gli escrementi di un orso su un sentiero dell'altipiano carsico Ovest che collega le frazioni di Aurisina e Slivia.

Ma l’orso è decisamente di casa anche nell’altipiano carsico della provincia triestina. Nel 2016, in maggio, nel territorio di San Dorligo della Valle l’ex cacciatore David Fonda, che assieme alla madre stava percorrendo l’arteria stradale che collega San Lorenzo a Draga in direzione Pesek, vide che l'auto davanti a loro toccare inavvertitamente un cucciolo d'orso, un simpatico plantigrado del peso di circa 50 chilogrammi. Per fortuna, l'incidente non causò danni a nessun, creando solo parecchio spavento all'animale che corse via allontanandosi nei boschi. Le incursioni più “classiche” sono in realtà quelle che accadono con una certa regolarità a Grozzana, sempre a San Dorligo, con gli orsi che dalla Slovenia attraversano il Cocusso arrivando in territorio italiano in un'area dove vi sono diversi arnie.

Nel Goriziano suscitò invece grande interesse il caso dell'orso Madi che nella primavera del 2015 venne sorpreso dalle telecamere di sorveglianza del centro commerciale Ikea mentre passeggiava di notte nel parcheggio del Tiare Shopping. In quel caso il soggetto era un esemplare di circa 150, già noto ai ricercatori dell’Università di Udine che nel maggio del 2013 lo avevano dotato di collare satellitare. E pare che proprio dai massimi studiosi di questo mammifero, tramite le analisi genetiche del pelo rinvenuto a San Michele, arriverà presto qualche notizia in più riguardante l'orsetto curioso del Vallone. —


 

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