Un nuovo traghetto in servizio tra Veglia e Cherso

FIUME. A 15 mesi dalla firma del contratto tra l’armatrice fiumana Jadrolinija e lo stabilimento polesano Scoglio Olivi, oggi è prevista a Fiume la consegna del primo traghetto, il Kornati, che avrà...

FIUME. A 15 mesi dalla firma del contratto tra l’armatrice fiumana Jadrolinija e lo stabilimento polesano Scoglio Olivi, oggi è prevista a Fiume la consegna del primo traghetto, il Kornati, che avrà una madrina d’eccezione, l’ex campionessa mondiale e olimpica di sci alpino, la croata Janica Kostelic. Dalla compagnia di palazzo Adria è stata diffusa la notizia che il ferry andrà a potenziare già da domani la tratta che collega le isole di Veglia e Cherso, la Valbisca – Smergo. È una delle linee più trafficate nelle acque adriatiche, che ha avuto da gennaio ad oggi un significativo aumento del numero di passeggeri e veicoli.

La consegna del secondo traghetto di questa commessa di 32 milioni di euro dovrebbe avvenire entro la fine di giugno, mentre le restanti due unità entreranno nella flotta della Jadrolinija dopo i mesi estivi. Da quanto è dato sapere, il secondo ferry sarà impiegato per collegare Zara e l’Isola Lunga (scalo di Berbigno), il terzo sarà in funzione tra Spalato e l’isola di Brazza, mentre il quarto e ultimo navigherà tra i terminal di Ploce e Trappano, in Dalmazia.

Parliamo di quattro unità gemelle, 100 metri di lunghezza e 17 e mezzo di larghezza con un pescaggio di 2,4 metri, una velocità massima di 12,5 nodi e una capienza di 616 passeggeri e 145 veicoli. «Nel momento in cui la nostra azienda potrà contare sui quattro nuovi traghetti – afferma il direttore generale della Jadrolinija, Alan Klanac – l’età media della nostra flotta traghetti sarà al di sotto dei 20 anni». Non manca un neo, però. Si sono verificati ritardi nei tempi di consegna e per il mancato adempimento di quanto firmato (si mormora) il cantiere navale istriano potrebbe versare circa un milione di euro di penale. Da quanto è dato sapere, l’armatrice è fermamente intenzionata far valere i propri diritti. Lo ha confermato Klanac, senza precisare l’ammontare della “multa”. (a.m.)

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