Un nuovo albergo di lusso nel palazzo “ex Marinoni”

Il designer Nikolowski, triestino d’adozione, compra l’immobile di via Mazzini 11. «Ne faremo un gioiello di 42 stanze. L’investimento supera i 6 milioni di euro»

TRIESTE Il centro di Trieste sarà presto arricchito dalla presenza di un nuovo grande albergo a quattro stelle. Stanno infatti per iniziare i lavori nello stabile di via Mazzini 11 oggi quasi del tutto deserto se si eccettua il pubblico esercizio “Jar” che si trova sul piano stradale.

Ad annunciare la novità anticipando le caratteristiche che avrà la struttura è il designer Sasha Nikolowski, già presente in città, assieme alla moglie Svetlana, come contitolare del Forum boutique hotel di via Valdirivo 30.

«Abbiamo comperato l’immobile di via Mazzini per 2,2 milioni di euro – spiega Nikolowski – e circa altri 4 saranno investiti per farne un gioiello dell’accoglienza nel pieno centro della città. L’albergo sarà dotato di 42 stanze per una capienza di poco inferiore alle cento unità». Il designer assicura che la struttura «sarà molto elegante e diventerà un punto di aggregazione».

Macedone di origine, «ma a Trieste da 32 anni, al punto che mi considero un grande tifoso di questa città, più di tanti triestini”, il designer venne da giovane in Italia per studiare a Venezia. «Una volta arrivato in Italia – racconta Nikolowski – non me ne sono più andato e ho scelto Trieste per vivere e lavorare, anche se viaggio spesso per motivi professionali».

Oggi l’immobile di via Mazzini 11, che un tempo ospitava in uno degli appartamenti la sede del Gruppo anarchico Germinal e, al piano stradale, lo storico negozio di articoli sportivi “Marinoni”, al quale si sono rivolte negli anni generazioni di triestini, versa in pessime condizioni. L’intervento sarà perciò radicale, saranno rifatti gli interni e sarà completamente ristrutturata la facciata. Per fare tutto questo servirà una grande impalcatura, che coprirà l’esterno dell’intero immobile.

Ecco perché l’ordinanza temporanea del Comune che prevede l’occupazione del suolo pubblico stabilisce che, per il lato dei numeri dispari in corrispondenza dell’11, venga istituito, quando sarà allestito il cantiere, il divieto di sosta e di fermata, che siano attuati il restringimento della carreggiata, la chiusura al traffico pedonale e lo spostamento delle fermate dei mezzi pubblici, che oggi sostano proprio in corrispondenza del portone d’ingresso, peraltro rigorosamente chiuso.

L’esecuzione dei lavori è prevista in duecento giorni, ma la data di partenza dell’intervento è ancora da definire «perché stiamo completando gli ultimi dettagli del progetto d’arredo e quindi – riprende Nikolowski – ci serve ancora un po’ di tempo».

«Siamo nel cuore della zona centrale di Trieste – commenta l’assessore Elena Marchigiani – perciò l’arrivo di una nuova e bella struttura alberghiera non può che far piacere. Considerando che siamo in un’area nella quale vigono precise regole per quanto riguarda le costruzioni e le ristrutturazioni, i progettisti dovranno rispettare una disciplina per quanto concerne i colori e le caratteristiche architettoniche dell’edificio, ma questo non credo sia un problema per seri professionisti».

Intanto, nella sede della Polizia municipale, è scattato il classico preallarme.

Quando in una zona molto trafficata come la via Mazzini, attraversata da un notevole numero di mezzi pubblici e da pedoni, sta per sorgere un cantiere che comporterà il divieto di transito delle persone su un lato, il restringimento della carreggiata con conseguenti difficoltà per gli autobus e il transito dei mezzi funzionali al cantiere, è infatti indispensabile predisporre una segnaletica orizzontale e verticale adeguata e farla rispettare.

Alla fine però, al posto del fatiscente edificio di oggi, sorgerà un nuovo e moderno albergo.

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