Un murale a Servola per Nadia Toffa
TRIESTE «Campeggia in primo piano un braccio meccanico, simile a un fiore di ferro, che si eleva verso l’alto e su cui posa uno splendido volatile che prende il nome di “Nadia”, il cui significato originario è speranza». È il soggetto del murale alla memoria della giornalista delle “Iene” Nadia Toffa che sarà realizzato sul muro esterno dell’immobile privato di via di Servola 88. Il bozzetto dell’opera intitolata “Look Up”, creata dall’eclettico street artist triestino Gabriele Bonato (in arte “ver_tical”), è stato approvato il 9 novembre dalla giunta comunale su proposta dell’assessore ai Giovani, Francesca De Santis.
L’opera sarà interamente finanziata dalla Fondazione Pietro Pittini che ha scelto così di partecipare al progetto Chromopolis. Il murale dedicato a Nadia Toffa è, infatti, una delle tappe del progetto Chromopolis (La città del futuro) portato avanti da diversi anni dal Comune di Trieste (Progetto Area Giovani) in collaborazione con Edilmaster (Scuola Edile di Trieste). L’operazione di street art servolana nasce a seguito della mozione presentata dai consiglieri comunali di Forza Italia Michele Babuder e Alberto Polacco nel corso della seduta della Quinta Commissione consiliare riunitasi il 15 febbraio. La mozione chiedeva all’amministrazione comunale di impegnarsi a «favore della realizzazione di un murale in memoria di Nadia Toffa, giornalista scomparsa prematuramente, da molto tempo attenta al tema della chiusura dello stabilimento siderurgico della Ferriera di Servola a Trieste». Nadia Toffa è morta a 40 anni il 13 agosto 2019 dopo una battaglia contro un cancro scoperto proprio a Trieste, dove veniva spesso per seguire la battaglia dei comitati per la chiusura dell’area a caldo della Ferriera di Servola.
La scelta di un’abitazione privata (con cui è stato firmato un contratto di comodato d’uso dell’immobile) ha anche il senso di ricordare la battaglia ambientalista di Nadia Toffa a fianco della gente di Servola. « “Look Up” è il titolo dell’opera murale dell’artista Gabriele Bonato, in arte ver_tical, un nome che evoca sia l’aggettivo “verticale” che la “verità”, la stessa verità cercata dalla giornalista Nadia Toffa, recentemente scomparsa, a cui l’opera è dedicata», si legge nella presentazione del murale di Servola.
Il programma è chiarissimo: «Bonato con quest’opera focalizza le tematiche caratterizzanti il luogo in cui viene collocata, ovvero il quartiere di Servola a Trieste, lugubremente famoso per la presenza dello stabilimento siderurgico denominato “la Ferriera”, da poco chiuso dopo decenni di lavoro ma anche di pericoloso inquinamento del contesto ambientale e dei cittadini – si spiega –. La durezza dell’impianto viene rappresentata dagli accumuli di metallo, dalla selva dei camini e da un materiale aggressivo come la ruggine, a simboleggiare il degrado e l’effimero spirito del mondo, ovvero ciò che è tendenzialmente destinato a perire, destino cui non si sottrae nemmeno il ferro che, sottoposto all’azione degli elementi della natura, si disgrega e si deforma fino a scomparire».
Un murale che regalerà speranza: «L’artista vuole indicare che solo attraverso la spinta verso qualcosa di più elevato, ovvero l’amore e la bellezza, l’uomo e la donna potranno generare un futuro armonioso, fondato sugli stessi principi su cui si fonda la creazione delle stelle e del cosmo». –
Riproduzione riservata © Il Piccolo