Un monfalconese tra gli indagati nel crac di Tir Spagna

E’ giunta a epilogo la vicenda della Tir Spagna, fino a pochi anni fa florida azienda di autotrasporti con sede a Cesena con un centinaio di camion che solcavano le autostrade di tutta l’Europa. Otto...

E’ giunta a epilogo la vicenda della Tir Spagna, fino a pochi anni fa florida azienda di autotrasporti con sede a Cesena con un centinaio di camion che solcavano le autostrade di tutta l’Europa. Otto persone, tra cui Adolfo Povia, di 59 anni, pugliese residente a Monfalcone, fino all’aprile 2010 amministratore dell’azienda, sono accusate a vario titolo e in diverse combinazioni tra loro di aver distratto dall’azienda Tir Spagna circa cinque milioni di euro nel periodo compreso tra il 2004 e il 2011. In particolare ingenti somme sarebbero state distratte contabilizzando fatture per operazioni inesistenti, stipendi non corrisposti ai dipendenti, rimborsi spese e compensi non dovuti al liquidatore, vendendo a un terzo del loro valore 12 motrici con i relativi rimorchi.

Le indagini condotte dalla Guardia di finanza di Cesena per conto della Procura della Repubblica hanno portato alla luce quello che è stato definito un «disegno criminoso relativo alla gestione della ‘Tir Spagna Transports srl’ con più fatti di bancarotta fraudolenta, dissipatoria, distrattiva e documentale».

Dopo l’operazione Over Time condotta dalla Polizia stradale di Cesena e dalla Questura di Forlì sulle condizioni di lavoro inumane alle quali erano costretti gli autisti con turni di guida massacranti, fino a 20 ore al giorno, sotto la minaccia di licenziamento, che nell’aprile 2010 portò all’arresto di dieci persone, c’è stato un rapido declino dell’azienda. Allora dieci persone vennero condannate a pene variabili fra pochi mesi e quattro anni di reclusione, mentre l’attività si riduceva sempre più fino ad arrivare, il 29 giugno 2012, al fallimento. Di questi giorni invece la chiusura dell’inchiesta che vede tra gli indagati anche il liquidaotre della società, il commercialisita milanese Silvio Prosperi, arrestato dai carabinieri nel 2011 a Cesena nell’ambito di un’indagine sulla camorra.

Riproduzione riservata © Il Piccolo