Un modello triestino tra Clooney e di Caprio alla corte di Re Giorgio

Luigi Impagnatiello fra i 40 indossatori scelti tra 500 candidati per il quarantennale di Armani che domani darà il via all’Expo
Luigi Impagnatiello, trent'anni, sfilerà per Armani
Luigi Impagnatiello, trent'anni, sfilerà per Armani

L'impiego sicuro in banca può attendere, per lui ora è il momento di sfilate, spot e vetrine ma soprattutto di un battesimo in passerella alla corte di Giorgio Armani. Si chiama Luigi Impagnatiello, triestino, trent’anni, ed è uno dei 40 indossatori scelti tra oltre 500 candidati per la celebrazione del quarantennale del marchio Armani, evento che Rai 1 ospiterà in prima serata domani coniugando in diretta (e in mondovisione) il traguardo della griffe del “Re della moda” con l’apertura dell’Expo di Milano. La musica di Bocelli, i capi storici delle collezioni Armani, l’atteso stuolo di vip, da George Clooney a Leonardo di Caprio. Luigi Impagnatiello respirerà tutto questo a stretto contatto, anzi da protagonista di un’avventura che solo fino a poco tempo fa sembrava difficile solo da ipotizzare, nemmeno da sognare.

Forse di sogno si può parlare. Sino a tre mesi fa i piani di vita dell’indossatore scelto da Armani erano distanti, diversi e tutti recintati all’interno di Trieste tra la passione per la musica e un profilo da consulente di credito, lo sbocco professionale scelto dopo aver abbandonato il percorso nella pallacanestro. Altra avventura quella, iniziata con l’intera trafila nella Pallacanestro Trieste dell’era Pancotto e proseguita poi con qualche stagione sulla ribalta della serie B a Roma. La statura deve averlo aiutato - oltre i 190 centimetri - ma la versatilità e madre natura hanno fatto il resto.

La famiglia lo vorrebbe alle prese con una carriera in banca, lui non disdegna il progetto ma si affida anche alle sue fattezze e al richiamo per la musica, percussionista per la precisione, passione da vivere non certo nei contesti folk tribali quanto tra gli ambienti più di tendenza, a contatto con i dj nei locali notturni e possibilmente alla moda. Già, la moda. Le vetrine colorate da gel e tamburi funzionano, arrivano le proposte per “book” e spot ma la vera svolta è in agguato e matura qualche mese fa, quando a notare l’ex ala della Pallacanestro Trieste è il manager Federico Russo, anche egli triestino, della Agenzia Urban Management: «Devo molto a Federico che ha creduto in me, reputandomi capace del gran salto nella moda - racconta Luigi Impagnatiello - e per farlo mi sono trasferito subito a Milano, non potevano esserci alternative. Per me è cominciata una vita del tutto diversa, sotto ogni aspetto, fatta di altri tempi, ritmi e contatti ma pure di opportunità impensabili a Trieste».

L’agenda di Luigi si riempie ben presto, le giornate passano a tempo di provini, casting, progetti da inventare e altri da valutare. Il colpo arriva ben presto, si lega alla sfilata per il 40.mo dell’attività di Giorgio Armani e il triestino in qualche modo convince lo stilista piacentino e sale in prima classe sul treno in mondovisione che parlerà di moda ed Expo: «Armani è un tosto, una vera jena sul lavoro - afferma Impagnatiello - ma lavorare per lui per me significa tanto, per il curriculum e perché può rappresentare un passaporto in più in un mondo intenso come quello della moda milanese, dove la concorrenza è naturalmente altissima - aggiunge - ed è data soprattutto dai modelli argentini e brasiliani».

Il basket è un ricordo da cullare, la moda il presente da valorizzare ma la banca un tema che non va in pensione. Tutt'altro. Tra una sfilata e una esibizione by night alle percussioni, Luigi Impagnatiello guarda alla parentesi milanese come un investimento in cui credere e contare, anche senza una griffe storica al seguito: «La vita mi sta insegnando che può succedere di tutto - conclude il modello formato Expo - ma riprenderò certamente il percorso da consulente di credito e lo farò qui, a Milano, tra le molte strade che una città simile può offrire, nei vari campi».

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