Un mix di farmaci e alcol ha ucciso l'ex campionessa Marianna Pepe

TRIESTE Alla luce degli ultimi accertamenti investigativi di oggi sabato 10 novembre, la 39enne Marianna Pepe è morta a causa di un mix di psicofarmaci e alcol. La donna triestina si trovava nell'abitazione di un amico. La sportiva è stata rinvenuta senza vita giovedì scorso. Era stata campionessa italiana per ben cinque volte di tiro a segno, nella specialità della carabina, e attualmente era caporalmaggiore dell’Esercito, dopo aver trascorso una decina d’anni al Centro sportivo che ha sede a Roma.
Giovane e bella, capelli lunghi biondi, in mise militare aveva partecipato meno di una settimana fa in piazza Unità alle celebrazioni della Giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate, nonché del Centenario della Grande Guerra.
La sua improvvisa scomparsa lascia comunque diversi punti interrogativi. «Le indagini sono molto delicate», così commentavano ieri venerdì 9 novembre gli inquirenti. Della vicenda si sta occupando il Commissariato di polizia di Muggia, che è intervenuto nel momento della chiamata dei soccorsi, e la Squadra mobile, sotto il coordinamento della Procura di Trieste. Tanti sono gli elementi che potrebbero essere al vaglio degli investigatori. Marianna, come raccontano alcune persone che la conoscevano bene, aveva avuto una brillante carriera sportiva ma era stata altrettanto sfortunata nella vita privata. L’ex compagno, il padre di suo figlio di appena cinque anni, è una persona che in molti descrivono come violenta. Tanto che Marianna si sarebbe rivolta anche al Centro anti-violenza del Goap. E ancora prima, alle spalle, la donna si sarebbe portata il fardello di una famiglia con alcune problematiche.
Un’esistenza dunque sicuramente non semplice, che potrebbe averla trascinata nel baratro. La morte di Marianna Pepe cela sicuramente anni di dura lotta alle difficoltà della quotidianità e alla depressione, che in molti avevano intravisto nella vita privata ma non sul lavoro. Anni di presunta infelicità, legati soprattutto al rapporto con l'ex, ma in parte riempiti dalla gioia del figlio.
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