Un memorial in ricordo del prof Capello
TRIESTE Se lo ricordano tutti quel suo sorriso gentile e delicato, di quell’omone in tuta di ginnastica e fischietto, che ti incoraggiava nelle corse campestri e ai tornei. «Non mollare», diceva. «Bravo, avanti così», ti incalzava. A volte con una carezza, a gara finita. Eri l’ultimo e poco importava, ma per lui eri importante più di quelli con i muscoli e il fiato da vendere. Che pure sapeva riconoscere e valorizzare. Da Graziano Capello, il professore di Educazione fisica originario di Ronchi, sono passate intere generazioni di studenti. Un gentleman di cui anche i colleghi avevano riconosciuto la grandezza. Oltre lo sport. Valori e sentimento, impegno e dedizione. Attenzione all’altro. Il valore umano ed educativo che ora il mondo scolastico triestino gli riconosce e vuole in qualche modo restituire intitolandogli una palestra, quella del Fabiani-Deledda dedicandogli un evento sportivo. Un memorial.
Il docente è deceduto improvvisamente la scorsa estate durante una vacanza in Grecia. Il professore, sessantatreenne, è morto a causa di un malore mentre si trovava a Salonicco. Un malore fatale che non gli ha lasciato scampo: Capello è stato colpito da un aneurisma cerebrale. Secondo le ricostruzioni di quei giorni, l'insegnante si era sentito male già in un primo momento, sempre in vacanza; un medico gli aveva consigliato di sottoporsi a una visita in una clinica del posto. Lì sarebbe stato effettuato prima un elettrocardiogramma e successivamente una Tac, dalle quali sarebbe venuta a galla tutta la gravità della situazione. Subito dopo il ricorso alla sala operatoria, ma purtroppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Oltre che a scuola, il professore di Ronchi era conosciuto pure nell’ambiente dilettantistico triestino e isontino.
La commemorazione sarà organizzata a maggio, nell’ambito di una manifestazione con gare sportive di vario genere. Seguirà l’intitolazione della struttura ginnica del Fabiani-Deledda, con una targa. Non è la prima volta che studenti e docenti si radunano in omaggio dell’insegnante: immediatamente dopo la morte, a settembre, la scuola aveva subito lanciato l’evento musicale “Geo Rock”, che proprio l’amato professore aveva promosso in passato.
È stato come portare avanti una sua creatura. «Per noi sarà un momento importante – sottolinea la preside Tiziana Napolitano – il Collegio dei docenti ha rilevato l’importanza della sua figura sul piano educativo e formativo e ha sottoposto la proposta al Consiglio di istituto, l’organo competente per la deliberazione effettiva. È stato poi l’Ufficio scolastico - precisa la dirigente - ad avviare l’iter assieme al Comune. L’iter è a posto e a maggio si può preparare tutto». È infatti il municipio, proprietario della palestra, ad essersi mosso ufficialmente con una delibera. «Le motivazioni della scelta si basano sul fatto che il professore - si precisa nel documento passato al vaglio dell’area “Educazione, università, ricerca, cultura e sport” e dunque dell’intera giunta - ha saputo unire la sua grande passione sportiva e la sua serietà professionale, alla profonda umanità e totale disponibilità per coloro che lo hanno frequentato e conosciuto. Ma soprattutto – si puntualizza – per tutti i ragazzi che ha educato, formato e aiutato a crescere in qualità di insegnante, di preparatore atletico, di confidente e amico sincero».
Ecco poi il verbale dell’istituto scolastico che autorizza la concessione del piazzale antistante la scuola per la manifestazione in memoria del professore ai docenti che si occuperanno di organizzare e a gestire l’evento di maggio. Un documento che, infine, «approva la richiesta di intitolare la palestra» e dà mandato alla docente di procedere con le pratiche necessarie. Insegnante, educatore, ma anche amico e confidente, ha voluto evidenziare la delibera. Un punto di riferimento per centinaia e centinaia di giovani per i quali quell’ora settimanale in palestra era qualcosa di più di una corsa e una partitella a pallavolo.
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