Un maxi murales per abbellire Rozzol Melara

“AmbientArte”, il corridoio di accesso alla Microarea trasformato da un lavoro collettivo
Silvano Trieste 22/10/2013 Rozzol Melara, inaugurazione di 'AmbietArte'', recupero con murales di una zona del quadrilatero.
Silvano Trieste 22/10/2013 Rozzol Melara, inaugurazione di 'AmbietArte'', recupero con murales di una zona del quadrilatero.

Per accedere alla Microarea di Melara, importante spazio di aggregazione sociale per gli abitanti del Quadrilatero, c’era una volta da percorrere un lungo e grigio corridoio. Ora quello spazio è decorato con un coloratissimo murales di 300 metri quadrati, realizzato con materiali di scarto da 255 ragazzi provenienti dai Ricreatori e da una quindicina di anziani che hanno lavorato insieme, con passione e dedizione, per tutta l’estate.

Il risultato, presentato ieri con orgoglio, è il frutto di un progetto formativo e artistico intitolato AmbientArte. Promosso dall’Azienda per i servizi sanitari con la sua responsabile della gestione ambientale, Francesca Dragani, si è strutturato come percorso di educazione ambientale rivolto ai ragazzi dei 12 ricreatori coinvolti, con l’obiettivo di affrontare il tema dei rifiuti attraverso laboratori ambientali con materiale di riciclo. Ma il progetto non si è fermato qui: grazie alla collaborazione dell’associazione Melart, collettivo che raccoglie gli artisti che vivono nel quartiere Ater di Rozzol Melara, i laboratori ambientali si sono declinati in laboratori artistici. Dalle idee grafiche del collettivo sono nati una serie di disegni, riportati sui muri del corridoio d’accesso alla Microarea liberamente ispirati al tema del riciclo che poi i ragazzi dei Ricreatori sono andati a decorare con centinaia di coloratissimi tappi di bottiglia in plastica. In tanti ad aiutarli, dalla “signora dei tappi” che si è occupata di selezionarne tra migliaia soltanto i più adatti per colore e forma alle immagini rappresentate, a un gruppo di anziani che già frequentavano la Microarea. E oltre al sostegno pubblico, questo progetto ha ricevuto anche il sostegno di uno sponsor.

«Questo progetto ha ottenuto più di un risultato – commenta il direttore generale della Ass Fabio Samani -: è servito per educare al rispetto per l’ambiente e alle buone pratiche i ragazzi, ha messo a lavorare insieme giovani e anziani e ha riqualificato uno spazio pubblico. Noi vogliamo che ciò che è pubblico sia davvero sentito come “di tutti” e che tutti abbiano voglia di prendersene cura». «Il lavoro svolto dai ragazzi – prosegue l’assessore comunale Laura Famulari - è esempio di buona pratica». «Per il progetto - racconta Francesca Dragani - siamo stati premiati nell’ambito della Conferenza nazionale della rete Hph (Health promoting hospital), voluta dall’Oms per introdurre nell’area dell’assistenza ospedaliera principi e metodi della promozione della salute. E già da diverse regioni ci sono arrivate richieste per poter riproporre questo progetto nei loro territori».

Giulia Basso

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