Un "mago" teenager fa correre Internet

Il pordenonese Federico ha portato la banda larga nel suo paese a soli 15 anni. E adesso esporta il modello vincente

TRIESTE. A 13 anni Federico Morello aveva un problema e nella sua testa rimbombava una sola domanda: «Perché i miei coetanei hanno la banda larga e io mi devo collegare a internet con il cavo del telefono?». Era il 2008 e se il "bip" cantilenato del modem a 56k era già preistoria per la maggior parte degli italiani, figuriamoci per un ragazzino che, solo per un pugno d'anni, non può considerarsi un nativo digitale.

Prima di spiegare come è riuscito a portare la banda larga nel paesino di mille anime dove vive, a Lestans - frazione di Sequals (Pordenone) -, specifica: «Non sono un nerd, né uno di quelli che stanno sempre davanti al computer con gli occhiali da sole e non escono mai di casa».

Ma a tutti viene facile considerarlo un piccolo genio delle rete o, quantomeno, un pioniere della banda larga che ha fatto contenti i suoi compaesani riuscendo a portare la connessione veloce dove Telecom non aveva interesse economico ad arrivare e l'amministrazione comunale sarebbe rimasta appesa alle lungaggini dei progetti regionali. Facile? Niente affatto. «Ero in terza media e ho scritto al sindaco - racconta Federico -. Gli ho chiesto se ci fosse qualcosa che potessimo fare per portare la banda larga a Sequals. Era ovvio, ma nel dare retta a un ragazzino prevaleva la diffidenza».

Il ragazzino, però, è andato avanti. Ha presentato all'amministrazione allora vigente alcuni progetti wi-max: «Me li hanno bocciati». E poi, non dandosi per vinto, ha individuato l'azienda che avrebbe offerto a lui e ai suoi concittadini il miglior sistema hiperlan (cioè il servizio wifi): la Ngi, succursale milanese della British Telecom. Il caso e la fortuna hanno voluto che proprio in quel periodo, era l'estate 2009, a Sequals fosse anche tempo di elezioni. «Tutti i candidati si dimostravano interessati e la neogiunta si è dichiarata disponibile ad appoggiare il progetto», dice Federico, diventato referente regionale dell'associazione nazionale Anti Digital Divide, nata per salvare gli "emarginati informatici".

Oggi Federico ha 16 anni, frequenta il secondo anno del liceo scientifico Marinelli di Udine - «ma non sono affatto un secchione» - e dall'aprile 2010, in cima al colle Cret, risplende lucente l'antenna bps che, grazie alla perseveranza di un ragazzo e al finanziamento del comune di Sequals, consente a lui e ai suoi concittadini di usufruire di una perfetta connessione wi-fi, «più economica ed efficace delle linee in rame Adsl». Sabato, a Udine, Federico Morello si presenterà al teatro Bon di Colugna di Tavagnacco (ore 10.30) perché il Festival delle Città Impresa lo ha scelto fra i relatori del convegno "Ponte sullo stretto o banda larga?".

Lui, con i suoi 16 anni, ci va come fondatore del movimento FriuliADD per la promozione della cultura digitale in Regione, con il quale esporta il modello applicato a Sequals in altri comuni non coperti dalla banda larga. «Internet è la nostra finestra sul mondo - dice Federico - e averlo è un diritto di tutti. Ci vuole un genio per capirlo? Non guardate me: avevo un problema e ho cercato di risolverlo. Ora voglio aiutare gli altri a fare lo stesso».

 

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