Un commerciante su due chiede il posticipo dei saldi in Friuli Venezia Giulia

Lo studio di Confcommercio Fvg. Fra gli intervistati gettonata per il futuro l’idea di spostare la partenza dal primo al terzo sabato di luglio
Lasorte Trieste 06/07/19 - La Notte dei Saldi
Lasorte Trieste 06/07/19 - La Notte dei Saldi

TRIESTE Se ci fosse la concreta possibilità di modificare l’attuale data d’inizio del periodo dedicato ai saldi nei negozi del Friuli Venezia Giulia, i rispettivi commercianti come si esprimerebbero? Una risposta la dà Confcommercio Fvg con un’indagine ad hoc sottoposta ai commercianti al dettaglio del Fvg e curata da Format Research.

Tra i primi risultati elaborati in base alle risposte fornite, spicca un dato su tutti: un imprenditore su due ha espresso l’esigenza di posticipare la data d’inizio delle svendite. Una richiesta che proviene dai lavoratori di una regione in cui la stagione dedicata ai prezzi al ribasso è la più estesa in Italia. C’è tempo infatti dal 6 luglio fino al 30 settembre per approfittare delle tante occasioni che vengono proposte dalle quasi 6 mila imprese del commercio al dettaglio presenti in Fvg (21 mila gli occupati nel settore), ad esclusione dei negozi di alimentari e delle attività legate a autoveicoli e motocicli. Di queste il 44% si concentra a Udine, il 20% a Trieste, il 13% a Gorizia e il 23% a Pordenone. Nel resto dello Stivale invece sono generalmente la metà o la fine di agosto il termine ultimo per approfittare di acquisti scontati. Solo la Puglia e la Sicilia azzardano al 15 settembre.

L’indagine di Format Research evidenzia dunque che, se un quarto dei commercianti del Fvg è favorevole alla liberalizzazione delle vendite promozionali, la metà vorrebbe posticipare appunto l’avvio dei saldi al terzo sabato di luglio, con divieto di attività promozionali nei 30 giorni prima della data di inizio. Questo perché i saldi assumano a tutti gli effetti le fattezze della svendita di fine stagione.

Un tema, fa sapere il presidente di Confcommercio Fvg Giovanni Da Pozzo, «che è parte di un’ipotesi di proposta di riforma che approfondiremo prossimamente con il maggior coinvolgimento possibile della base». Di certo, osserva anche la presidente regionale di Federmoda Antonella Popolizio, «anche di fronte a un meteo spesso imprevedibile, s’impone un ragionamento di modifica. Fermo restando che la parola “saldi” rimane strategica per favorire le vendite di fine stagione». Proprio il giorno di apertura, peraltro, è stato segnato da violenti eventi atmosferici che hanno scoraggiato molti clienti. «Una partenza non confortante – commenta Da Pozzo – in un quadro di stallo dei consumi che non contribuisce a previsioni favorevoli». Considerazioni che sono anche del campione intervistato, per il quale i clienti dovrebbero aumentare solo «leggermente» rispetto a un anno fa. Una ripresa è però auspicabile anche dopo aver messo in atto un aumento della percentuale media di sconto, che dovrebbe aggirarsi attorno al 50%. È previsto inoltre, ma la conferma arriverà a fine settembre, un incremento degli incassi pari solo all’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. —


 

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