Un comandante triestino alla guida degli “Specchi”

Enzo Friolo, pilota di aerei, socio di Faggiotto (Peratoner) nella conduzione del Caffè Non c’è il secondo gestore annunciato da Segafredo. «Cioccolata, non ristorazione»
Di Fabio Dorigo

Un comandante triestino per far decollare il Caffè degli Specchi. Il locale di piazza Unità d’italia, a terra da quasi quattro mesi dopo il fallimento della precedente gestione, è pronto in pista. La selezione del personale è in corso, gli imbianchini al lavoro per dare una mano di bianco ai soffitti. Il direttore si chiama Enzo Friolo, comandante, triestino al 100 per cento, pilota di aerei e ex dipendente delle Assicurazioni Generali (proprietari del locale). «Come lo storico gestore Antonio Cesareo» tiene a ricordare. Al decollo è stato però cancellato il secondo gestore, presente nel progetto scelto dalle Generali e annunciato via stampa da Stefano Trombetti, ad della Segafredo Zanetti. Il gestore sarà unico. Raffaele Nicotra, gestore del Tea Room di via Diaz e presidente dell’Elite di Pordenone, è saltato. «Non si sono trovati» dice Friolo. Il mancato incontro è quello con il cognato Giuseppe Faggiotto, il maitre chocolatièr di Peratoner, la più antica pasticceria di Pordenone, marito di Anna Friolo, miss Trieste 1982.

Che le cose non stessero funzionando era nell’aria, come conferma il comandante. Sul sito ufficiale appare solo il nome del cioccolato pordenonese. Di Nicotra, pure lui con moglie triestina, non c’è più traccia. «All’inizio ero stato proposto come direttore del personale» spiega Friolo: «Segafredo voleva un uomo ex Generali con la divisa per coordinare le 18 persone che lavoreranno al Caffè. Serve ordine e disciplina perché quello è il locale dei locali. Poi in un secondo momento la Segafredo mi ha proposto di entrare in società con il signor Faggiotto». La società, che appare già sul sito degli Specchi, è la Cioccolato Peratoner srl con sede a Pordenone (20mila euro il capitale versato). «La Segafredo finanzia in parte l’impresa. Il rapporto? Siamo in sublocazione. Noi paghiamo un affitto alle Segafredo che poi lo gira a Generali». E dov’è finito il secondo gestore? «Doveva essere Nicotra, poi le cose non sono andate a buon fine». Ma lei, comandante, che esperienze ha nel settore? «Sono un ex dipendente delle Generali (25 anni fa). Ero nel ramo aviazione», dice. E poi? «Ho fatto il pilota di aerei fino all’altro giorno».

«Abbiamo scelto i nostri gestori in funzione della loro esperienza a gestire locali di questo tipo» spiegava Trombetti della Segafredo. Detto, fatto. Un piano di volo è quello che serve a un caffè storico. «Ho esperienza di personale: gestione, addestramenti, assistenti di volo. Per 15 anni ho fatto il pilota di linea». E questo è solo l’antipasto. «Sono stato il pilota della grande famiglia Ferruzzi, Raul Gardini. Poi Leonardo Mondadori. Nell’ultimo periodo ero il pilota della moglie di Phil Collins, Nadia». E ora tocca alla guida del Caffè degli Specchi: «Mancavo da Trieste da 26 anni. lascio Forlì e la Romagna». Un ritorno a casa? «Lascio gli aeroplani per dirigere una nave da 440 posti (140 coperti dentro e 280 fuori) con un equipaggio di 18 persone».

La selezione del personale è in corso. Quasi 500 curriculum arrivati per un posto da cameriere, banconiere o pasticciere. «Ieri abbiamo visto altre 68 persone. Dieci sono già in prova alla Peratoner di Pordenone. Chi supera l’esame farà un corso con un barman di fama europea». E poi le novità. Niente jota, nè insalata con il polipo o sardoni. «Non ci sarà ristorazione», dice il comandante. Al posto della cucina un laboratorio di cioccolato Peratoner. A questo Faggiotto non intende rinunciare. L’inaugurazione? Il 15 marzo, se tutto procede bene, con autorità e personaggi, compreso Massimo Zanetti della Segafredo.

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