Un centro massaggi riapre e chiede i danni al Comune

L’avvocato Cattarini: «La titolare non ha nulla a che fare con la prostituzione. Si opporrà all’ordinanza di chiusura e avanzerà richiesta di risarcimento» 
Il centro massaggi a Monfalcone
Il centro massaggi a Monfalcone

MONFALCONE Aperto il Centro massaggi di via Galilei, che era stato chiuso una decina di giorni fa, nell’ambito dell’operazione congiunta portata avanti dai carabinieri della Compagnia assieme alla Polizia locale. A preannunciarlo è stato l’avvocato Riccardo Cattarini che rappresenta la titolare dell’attività, dicendosi pronto anche ad avviare un contenzioso con il Comune di Monfalcone. «Nei confronti della mia cliente – ha affermato il legale – è stata emessa l’ordinanza del sindaco che ha comportato la chiusura del suo Centro, dopo che la Polizia locale era entrata nel suo negozio per eseguire i controlli. Basterà sistemare alcuni adempimenti burocratici e tra qualche giorno i suoi clienti potranno tornare da lei».

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Bonaventura Monfalcone-24.01.2020 Chiusura centri massaggio Monfalcone-Conferenza stampa-Carabinieri-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura


L’avvocato Cattarini ha voluto sottolineare su tutto: «La mia cliente non ha nulla a che fare con gli eventuali fatti di prostituzione, se ce ne sono. In questa vicenda ha in comune solo il fatto di essere cinese. Considera, infatti, palesemente ingiusta la chiusura della propria attività, e ha già preparato l’opposizione all’ordinanza sindacale, alla quale seguirà una richiesta di risarcimento danni».

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Il legale espone quindi la posizione della propria assistita: «La mia cliente lavorava regolarmente, quando è arrivata la Polizia locale è hanno chiuso tutto, facendo leva su qualche piccola irregolarità, che dimostreremo inesistente, e soprattutto di carattere formale».

Ribadisce che rispetto all’indagine in ordine alla «presunta prostituzione, la titolare del Centro massaggi di via Galilei, la magistratura non le ha contestato la minima accusa. Ora – ha continuato – il Comune subirà un contenzioso giudiziario. Ciò che comunque interessa alla mia cliente, almeno per ora, è quello di poter lavorare in pace, offrendo un servizio ai cittadini che finora è stato molto apprezzato».
 

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