Un centro in via Dante per gli anziani di Muggia

MUGGIA. Un nuovo centro diurno di aggregazione e socializzazione riservato alla popolazione anziana di Muggia. La struttura, che prenderà vita entro la fine dell'autunno, sorgerà nell'immobile comunale di via Dante 42. Qui, grazie alla concessione in comodato d'uso gratuito affidato alla Quercia-Consorzio Welcoop, si svolgeranno attività complementari ed integrative a quelle erogate attraverso il servizio di assistenza domiciliare (Sad). «Essendo attivi a livello provinciale abbiamo una visione d’insieme di tutto il territorio e cerchiamo di usare la nostra conoscenza per rispondere nel miglior modo possibile alle esigenze di Muggia. In questo scenario e con questo centro riprendiamo uno dei nostri mandati come cooperativa: l'attivazione di servizi a favore di persone in difficoltà quali gli anziani per contrastare l'esclusione sociale e superare le condizioni di disagio ad essa connesse», ha evidenziato Barbara Gorza, presidente de La Quercia.
«Questa transazione nasce dalla coincidenza di più necessità - ha chiarito la responsabile del Servizio sociale dei Comuni di Muggia e San Dorligo della Valle Isabella D’Eliso- e darà vita ad un luogo che sarà un indiscutibile punto d’appoggio per la domiciliarità. È la concreta testimonianza della buona riuscita dell’esperienza che ci ha visti fianco a fianco in questi anni e che ha portato al successivo rinnovo del contratto per ulteriori due anni della gestione dei servizi e degli interventi di assistenza residenziale e domiciliare per il Servizio Sociale dei Comuni Ambito 1.3».
Non solo l’attività avrà un rilevante “scopo sociale”, ma l’immobile sarà destinato a finalità di interesse pubblico quali quelle svolte dalla cooperativa nell’ambito dei servizi e degli interventi di assistenza domiciliare. Inoltre la Cooperativa, accanto al pagamento delle utenze (acqua, luce, gas, telefono), si impegnerà ad eseguire, a proprie spese, le migliorie necessarie per rendere i locali conformi allo sviluppo del centro di aggregazione e socializzazione, con particolare riguardo all’abbattimento delle barriere architettoniche relative al bagno e all’ingresso dell’immobile e, in seguito, i relativi lavori di manutenzione previsti.
«È stato importante l’approccio col quale si è proceduto - ha evidenziato la direttrice della Casa di Riposo Jasna Petaros - poiché abbiamo rilevato bisogni ed esigenze, poi si è ricercata una struttura che potesse offrire risposte e lo potesse fare anche grazie ad una posizione strategica».
Soddisfatta Loredana Rossi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Muggia: «In questi anni abbiamo lavorato molto sui rapporti intergenerazionali attraverso progetti che hanno coinvolto gli anziani e le scuole o i ricremattina. Un’esperienza ormai consolidata e molto apprezzata, come d’altra parte anche quella della Microarea di Zindis: due esperienze che, create per sostenere la socialità, dovevano ora uscire dai propri luoghi di appartenenza per abbracciare tutto il territorio e scongiurare il pericolo della solitudine e dell’isolamento specie per le persone anziane».
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