Un camping abusivo sotto il cavalcavia

Nel mirino la presenza di furgoni e camper a Santa Barbara. Decolle: «Controlli continui nell’area»

MUGGIA. Una sorta di camping. Rigorosamente abusivo. È quello che sorge sotto il cavalcavia che conduce alla frazione di Santa Barbara, proprio all'ingresso di Muggia. Un biglietto da visita lungo la strada provinciale che non è affatto piaciuto alla referente della lista Meio Muja Roberta Tarlao. «Già nell'agosto del 2014 era stata pubblicamente denunciata la situazione di incuria della zona. In tutto questo tempo il Comune non ha fatto assolutamente nulla. Il terreno è dell'Autorità portuale ma il controllo del codice della strada spetta alla Polizia locale di Muggia», tuona Tarlao. Secondo l'esponente della maggioranza bisogna fare urgenti verifiche. «Il problema è molteplice. È una questione innanzitutto di mancanza di decoro. Come si fa a lasciare un’area in quelle condizioni con rifiuti abbandonati, automezzi con finestrini rotti da cui spuntano oggetti e senza porte. E poi mi chiedo se questi camper siano o meno assicurati», lamenta Tarlao.

L'altra questione sollevata dall’esponente di Meio Muja riguarda la sosta: «In base al Codice della strada la sosta consentita è di massimo 24 ore. Mi chiedo perché alcune persone lascino i camper a pagamento nelle aree adibite prima del ponte del Rio Ospo e altri si permettono di abbandonare i propri mezzi sotto un cavalcavia». Pronta la replica dell'assessore alla Polizia locale Stefano Decolle. «Regolari controlli da parte degli agenti vengono effettuati costantemente su quella ed altre aree. Come l'assessore provinciale Tarlao ben sa l'area dove sostano i camper non è di proprietà del Comune di Muggia, ma dell'Autorità portuale. In quanto tale, è una zona nella quale la regolamentazione non è competenza dell'ente, che qui po far rispettare solo il codice della strada. L'area demaniale di proprietà del Porto non ha, tra l'altro, alcun tracciato che definisca la sosta: quindi è impossibile anche sanzionare le violazioni relative alla stessa». Decolle ha poi evidenziato come «l'assessore Tarlao e il suo gruppo politico dimostrono di avere sfiducia, dimostrata sia a mezzo stampa sia sul web, nei confronti delle forze di polizia. Forze che non possono essere richiamate al loro dovere solamente in base alle sue segnalazioni, ma che già operano per un serio controllo del territorio continuo ed efficace. Se vuole - conclude Decolle - Tarlao produca degli esposti nel caso in cui vi sia l'evidenza di comportamenti che violano le regole di qualsiasi codice». (r.t.)

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