Un brindisi dopo cena tra giornali e riviste per il debutto della “Notte delle edicole”
TRIESTE Gli edicolanti scendono in campo, o meglio, provano a farsi sentire attraverso un’inedita forma di sensibilizzazione: la “Notte delle Edicole - Lanterne accese sulla città”. L’evento si terrà a Trieste e nel resto dell’Italia nella serata di mercoledì 29 gennaio ed è un’iniziativa campagna indetta dal Si.Na.G.I. Sindacato nazionale giornalai d’Italia.
La formula adottata per l’occasione non prevede saldi o svendite di fine stagione ma una vetrina sulle problematiche che assillano il settore e sulle possibili soluzioni. Insomma, lotta alla crisi in atto ma con uno spazio anche per la convivialità. Si, perché chi aderirà alle Notte delle Edicole apre il proprio spazio a cittadinanza e autorità offrendo un bicchiere di vino e lo spunto per fare quattro chiacchiere e lanciare qualche spunti di riflessione, ricreando così il clima che caratterizzava il via vai nelle botteghe di un tempo.
Questo insomma lo spirito dell’iniziativa, progetto che a Trieste avrà il suo epicentro nell’edicola di piazza Ospedale 6/a, gestita da Romano Clarich ed Elisa Stanci, i portavoce delle istanze locali da trasmettere appunto con l’apertura straordinaria prevista fino alle 22.30/23, e da coniugare con il momento clou programmato alle 21, l’ora del brindisi.
«La crisi ci sta attanagliando, costringendo a chiudere molti esercizi - premette Romano Clarich - i motivi sono molteplici e tra questi, ad esempio, figurano le offerte promozionali degli editori, convenienti magari per i lettori ma non certo per noi edicolanti. Qualcosa siamo riusciti ad ottenere negli ultimi tempi - ha aggiunto l’edicolante di piazza Ospedale - come i rimborsi sugli affitti dei locatari o sulla Tari ma c’è ancora molto da fare. L’edicola potrebbe tornare a vivere come la bottega di un tempo, divenendo un punto di ritrovo per la gente ma per fare questo bisogna evolversi».
Già, come? L'istituzione della “Notte delle Edicole” proverà a illustrare i punti sul tavolo delle trattative e le tracce ideate per la “rivoluzione” ideata dal sindacato di categoria. Una prima risposta alla crisi (i dati hanno accertato in tutta Italia ad esempio 196 mila copie di quotidiani in meno venduti nell'aprile del 2019 rispetto all'aprile del 2018 ) potrebbe legarsi alla realizzazione di una edicola in chiave “multi servizi”. Qui le idee tracciate dal Si.Na.G.I indicano la possibilità di attivare al cliente un Pec, una firma digitale oppure uno Spid, ovvero il “sistema pubblico d'identità digitale per avere accesso a tutti i servizi on line della pubblica amministrazione. Non è tutto. L'edicola del futuro, auspica il Sindacato, potrebbe provvedere alla spedizione di varie tipologie postali (pacchi e raccomandate) e all'incremento dei servizi di pagamento di ricariche e bollettini, con adeguamento delle commissioni. —
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