Un battello turistico affonda in Dalmazia: 16 a bordo, tutti salvi

L’incidente vicino a Drevenik: sulla barca anche un gruppo di bambini e una donna incinta. Tempestivi i soccorsi

FIUME Una tranquilla gita in mare, trasformatasi improvvisamente in un viaggio da incubo. Per puro caso non ha avuto conseguenze tragiche il naufragio del battello turistico Geni, che nelle acque dell’isolotto di Zirona Grande (Drvenik Veli in croato), nell’arcipelago di Spalato, stava trasportando 16 persone (fra cui un gruppo di bambini e una donna incinta), assieme ai due membri dell’equipaggio. Stando a quanto raccontato dagli inquirenti dal comandante e proprietario dell’imbarcazione, il Geni ha cominciato d’un tratto ad imbarcare molta acqua, affondando gradualmente. Senza perdersi d’animo – e nonostante le scene di panico a bordo – il comandante ha ordinato a tutti di indossare i giubbotti di salvataggio, lanciando intorno alle 17.30 l’allarme alle autorità dalmate e croate. Sapendo che era in alto mare e senza che vi fossero imbarcazioni nelle vicinanze, il comandante ha fatto dirigere il battello verso lo scoglio di Vinišce, circa un miglio e mezzo al largo di Zirona Grande, che si trova a poca distanza dall’isola di Solta, dirimpetto alla città di Spalato. In prossimità di uno scoglio il comandante e l’equipaggio hanno imbarcato le persone a bordo su imbarcazioni accorse nel frattempo allertate dal Centro nazionale per il soccorso e il salvataggio in mare, con sede a Fiume.

Illesi tutti gli occupanti visitati poi in via precauzionale negli ospedali di Spalato e Traù anche per il comprensibile choc. «Stavamo navigando senza problemi – ha detto il comandante – in condizioni meteo ottimali. Quando abbiamo cominciato a imbarcare acqua, ho azionato le pompe, ma non c’era nulla da fare. Ho capito che il Geni sarebbe colato di picco e allora ha deciso di dirigermi il mare meno profondo, in direzione dello scoglio di Vinišce. Tutti hanno obbedito ai miei ordini, indossaando il giubbotto di salvataggio, pronti a lanciarsi in acqua in caso di necessità». Le operazioni di salvataggio – ha concluso il comandante - sono state rapide e ben coordinate. –




 

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