Un bastone intelligente guiderà i non vedenti tra semafori e autobus

TRIESTE. Si chiama “Letismart” ed è l’innovativo sistema che consente alle persone non vedenti di potersi muovere a Trieste, prima città in Italia ad adottare questo sistema, attraverso indicazioni audio che arrivano direttamente dal bastone.
La nuova tecnologia è stata presentata ieri nel Salotto Azzurro del Comune alla presenza del sindaco Roberto Dipiazza, dell’assessore all’Urbanistica Luisa Polli, dell’ideatore e presidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Trieste Marino Attini, di Michele Scozzai per Trieste Trasporti (Tpl Fvg) e, in rappresentanza dei Lions, di Giorgio Sardot, governatore 2019- 2020 del Distretto 108Ta2. “Letismart”, infatti, è un micro computer di appena otto grammi installato nel bastone dei non vedenti, il cui hardware è stato progettato e costruito dalla Scen, società con sede proprio nel capoluogo giuliano, che ha effettuato un forte e fondamentale investimento in ricerca e sviluppo fino alla realizzazione del sistema.
Attraverso il bastone e a una rete di radiofari installati in città e sui mezzi della Trieste Trasporti, la persona con disabilità visiva può ottenere informazioni attraverso una voce-guida sugli attraversamenti pedonali, sul tasto di prenotazione dell’impianto semaforico, sul trasporto urbano e su tutte le difficoltà che si possono incontrare in un contesto urbano.
«Sono felice, abbiamo realizzato un progetto etico», ha detto Attini: «Il nome deriva da Letizia, mia moglie, e l’idea era nata nel 2015. Ho messo insieme un gruppo di 25 persone, che hanno reso possibile il completamento di questo percorso. La Scen ha sposato l’idea, riuscendo a realizzare un vero e proprio personal computer di appena otto grammi, da installare nel bastone, senza modificarne la struttura. Abbiamo già fatto dei test e la voce guida potrà fornire indicazioni sulla presenza di pericoli come, ad esempio, i lavori in corso. Qualcosa di simile è installabile anche nelle carrozzine per consentire agli autisti dei bus di sapere in anticipo della presenza di una persona con disabilità».
“Letismart” si comanda con due pulsanti. «È il primo sistema di questo tipo – ha aggiunto il presidente dell’Unione italiana ciechi – ed è realmente funzionale a differenza dei gps soggetti a errori. Trieste sotto questo profilo è sempre stata molto avanti». Parole in grado di inorgoglire il sindaco: «Le persone si lamentano delle deiezioni canine, questo significa che i problemi sono piccoli. Ricordo ancora il mio primo mandato, quando inaugurammo i sensori per non vedenti dalla stazione a piazza Unità. A Trieste abbiamo delle eccellenze, a volte magari siamo poco bravi nel comunicarle».
Polli si è detta a sua volta orgogliosa «sia da assessore che da iscritta al Lions, a cui va il ringraziamento per aver contribuito a questo progetto. Ringrazio in particolare Silvia Fonzari, responsabile del Comune per la mobilità sostenibile, che è sempre riuscita a reperire i fondi». «Quando Attini si presento a Trieste Trasporti nel 2016 – così Scozzai – abbiamo deciso di intraprendere questo percorso lavorando e adattando la nostra flotta. Oggi tutti i mezzi sono equipaggiati col radiofaro e abbiamo avuto contatti da tutta Italia per creare uno standard nazionale». Sardot, infine, ha ricordato le numerose iniziative dei Lions al fianco delle persone non vedenti. «Veniamo chiamati i cavalieri della luce», ha spiegato: «Da sempre abbiamo cercato di supportare questo tipo di disabilità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo