Un bambino lascia il cane in uno scatolone al rifugio, in lettera la commovente motivazione

«Il mio nome è Andrés e ho 12 anni. Io e mia mamma abbiamo deciso di affidarvi il cane all'insaputa di mio papà. Lui voleva venderlo, lo picchiava e gli tirava calci. Una volta gli ha tirato un calcio così forte da fargli davvero male alla coda. Spero che ve ne prendiate cura. Ho lasciato un pupazzo così lui non si dimenticherà mai di me». È la lettera che un bambino di 12 anni ha scritto qualche giorno fa a malincuore lasciando il suo amato cane al rifugio Xollin di Città del Messico sperando che potesse vivere meglio di come aveva vissuto fino ad adesso.

Il rifugio ha condiviso la storia sui social, e in molti si sono fatti avanti per aiutare con donazioni il canile oppure per adottare il quattro zampe. «La nostra priorità era la salute dell'animale - dicono dal rifugio - quindi lo abbiamo portato per prima cosa dal veterinario. Probabilmente ha una frattura alla coda e dei parassiti, ma le sue condizioni non sono gravi».

Al rifugio hanno deciso di chiamare il cane Rene e ora aspettano di trovare una famiglia che lo voglia adottare per sempre. «Ma oltre a lui è pieno di animali che hanno subito maltrattamenti e che aspettano solo di essere adottati - continuano dal canile -. Se le persone aprissero davvero il proprio cuore, tutti gli animali che oggi sono ospiti del nostro rifugio sarebbero già stati adottati».
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