Un appello e 26 firme: «Non tardare oltre»
C’è l’università, c’è l’industria, c’è il sindacato. E non solo. Dal rettore Maurizio Fermeglia al presidente di Confindustria Venezia Giulia Sergio Razeto, dai segretari regionali di Cgil Cisl e Uil Franco Belci, Giovanni Fania e Giacinto Menis al costituzionalista Sergio Bartole e all’ex presidente dell’Authority Claudio Boniciolli. Sono 26, raccolte tra lunedì e ieri, le firme di peso in calce a un «appello della società civile di Trieste» per far «rispettare i tempi per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità portuale». Righe concepite per far sentire alle istituzioni la voce di una città consapevole dell’importanza del Porto per lo sviluppo e il futuro stesso dell’economia locale.
«Esprimiamo la più viva preoccupazione per le notizie relative ai ritardi» nella procedura di nomina, è l’incipit: «L’imminente scadenza era ben nota a tutte le istituzioni, e quelle locali hanno provveduto da tempo a designare la terna entro la quale il Governo, d’intesa con la Regione, deve scegliere il futuro presidente. Non si ravvisano perciò ragioni valide di un rinvio. Tanto più - sottolinea la lettera - nel momento in cui, con la sdemanializzazione del Porto Vecchio, si aprono nuove e importanti prospettive per la portualità e l’intera economia giuliana, è necessario che alla guida dello scalo vi sia una persona che goda della piena fiducia delle istituzioni locali e sia nel pieno possesso dei poteri per gestire la nuova, complessa fase che si apre e che richiederà un impegno di lungo periodo». Da qui l’appello rivolto espressamente a Lupi e a Serracchiani: al ministro «e al governo stesso chiediamo di rispettare la scadenza di legge per la designazione del nuovo presidente all’interno della terna espressa dai poteri locali»; mentre alla presidente della Regione va l’invito «a esercitare tutta la sua autorevolezza istituzionale e politica perché la nomina non subisca ritardi».
Oltre a quelle già citate, vi sono per il mondo universitario e accademico le firme di Cristina Benussi, Franco Crevatin, Massimo Gardina, Rinaldo Rui, Sergio Bologna e Giacomo Borruso (attuale presidente del Terminal intermodale di Fernetti; fra i nomi anche Nicoletta Paganella, membro del cda). Fra gli imprenditori ecco Pietro Busan (presidente degli Agenti marittimi Fvg), Luigi Cattaruzza (presidente degli Armatori liberi), Michela Cattaruzza della Ocean, Franco Napp, Federico Pacorini, Francesco Parisi. L’elenco comprende ancora Fulvio Camerini, Giorgio Rossetti, Luciano Semerani e il segretario regionale di Ciu-Unionquadri Giuliano Veronese, oltre ai segretari provinciali di Cgil e Uil Adriano Sincovich e Claudio Cinti. (p.b.)
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