Un anno e 4 mesi per il pugno in faccia e la tentata rapina
TRIESTE Un pugno in faccia costato 1 anno e quattro mesi di carcere, oltre a mille euro di multa. La condanna è stata inflitta dal gup Luigi Dainotti al ventiquattrenne afgano Tariqaziz Yousafmal, lo straniero che lo scorso luglio aveva aggredito senza alcun motivo un passante nei pressi della Stazione ferroviaria. La vittima è un giovane bengalese che aveva chiesto semplicemente un’informazione.
Sul caso aveva aperto un fascicolo il pubblico ministero Massimo De Bortoli. Il ventiquattrenne afgano, difeso dall’avvocato di fiducia Marina Rizzi, è stato giudicato con il rito abbreviato.
Ma il gup Luigi Dainotti ha qualificato l’aggressione come una tentata rapina. Dopo il pugno, infatti, il giovane bengalese era stato anche derubato.
Una scena tanto violenta quanto rocambolesca: la vittima si era rifugiata in un bar, ma l’aggressore la aveva raggiunta prendendola per il bavero e trascinandola in strada.
All’esterno del locale l’afgano era riuscito a sfilare i telefonini dalle tasche del malcapitato. Ma il giovane però era riuscito a riprendersi i cellulari. Di qui l’incriminazione per tentata rapina.
Non si esclude che il pestaggio avesse anche delle motivazioni razziali: quando il giovane aveva raccontato alla Polizia cosa gli era successo, aveva riferito che l’afgano lo aveva preso a pugni dopo essersi reso conto che lui era bengalese.
All’arrivo della Polizia Yousafmal aveva tentato la fuga nascondendosi da un kebabbaro che si trova in piazza Libertà. Ma era stato arrestato.
A causa dell’aggressione il bengalese aveva riportato varie contusioni: allo zigomo, alla spalla, al costato e al ginocchio destro.
Il ventiquattrenne afgano, che in precedenza era già stato oggetto di un foglio di via emesso dal Questore di Trieste il 15 marzo, da quanto risulta ha alle spalle anche un precedente per spaccio. —
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