Un alpino: «Ho perso il mio cappello Gorizia mi aiuti a trovarlo»

L’appello di una penna nera di Vittorio Veneto tornato a Gorizia. «Preferivo perdere la tredicesima»
Un gruppo di alpini nella sfilata di domenica a Gorizia
Un gruppo di alpini nella sfilata di domenica a Gorizia

GORIZIA “Sul cappello che noi portiamo c’è una lunga, c’è una lunga penna nera che a noi serve da bandiera su pei monti su pei monti a guerreggiar...”. Rischia di non poter più cantare la mitica canzone degli alpini intitolata, appunto, “Sul cappello” la penna nera della sezione di Vittorio Veneto che domenica, a Gorizia, ha perso il suo amato copricapo.

Trentacinquemila penne nere al raduno triveneto FT/VD
La sfilata degli alpini a Gorizia (foto Bumbaca)

«Per un alpino il cappello è solo il proprio. Preferivo perdere la tredicesima che il cappello», confessa. Così ieri è tornato a Gorizia in cerca della sua penna nera. Ha inoltrato segnalazione di smarrimento alla polizia locale e alla sezione Ana di Gorizia.

«Credo di averlo perso nel parcheggio di via Boccaccio. Eravamo di ritorno dal pranzo in un ristorante del centro. Me lo sono tolto per salire in vettura e forse l’ho lasciato sul tetto della macchina o mi è caduto a terra. Mi sono accorto che non c’era solo a Vittorio Veneto».

Il suo è una appello accorato e lascia intendere che chi gli troverà il cappello, o glielo restituirà, avrà un’adeguata ricompensa. Non intende svelare le sue generalità perché, spiega «nella mia posizione farei una brutta figura e poi i veci e i bocia mi prenderebbero in giro». Unico indizio: l’alpino senza cappello è tutt’altro che anoressico. Ci permettiamo di scherzare perché gli alpini sono gente alla mano.

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L’alpino in questione ha prestato servizio militare nel 1973/74 nel 7° Reggimento Belluno, il cui stemma è un’aquila dorata che allunga i suoi artigli sul numero sette stampato in campo verde. Si legge del Belluno “Ad excelsa tendo”: solido reggimento alpini, si compone di un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico ed un battaglione alpini, pedina operativa dell'unità. Il reggimento, alimentato con solo personale Volontario, è di stanza a Belluno.

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La sfilata degli alpini a Gorizia (Bumbaca)

La bandiera di guerra è decorata di due Ordini Militari d'Italia, cinque medaglie d'argento e due di bronzo al valor militare, una medaglia d'oro al valor civile, una d'argento di benemerenza ed una di bronzo al Merito della Croce Rossa. La festa del reggimento cade il 23 aprile, anniversario della fine dei combattimenti in Grecia (1941) dove si guadagna la medaglia d'argento al valor militare».

Penna nera e nappina bianca per la truppa del 7°. La nappina del cappello smarrito è invece verde, il colore che contraddistingue i sottufficiali dei battaglioni Edolo, Belluno, Saluzzo, Bassano e Cividale. Il nostro aveva frequentato la scuola di Aosta meritandosi il grado di sergente.

«Faccio i miei complimenti a Gorizia che ha organizzato un raduno triveneto stupendo. È stato per noi un grande piacere venire in questa città meravigliosa e molto ospitale. Peccato per il cappello».

Mai dire mai. Va detto che indossare senza esserlo il cappello di un alpino è quasi un sacrilegio. Meglio non peccare. A parte gli scherzi aiutiamo questo distratto alpino a ritrovare il suo cappello. Sarà l’ennesimo miracolo con la penna nera regalato dall’alpina Gorizia.

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