Umido, prime multe: guardie ecologiche vicino ai cassonetti
Si appostano in borghese a poca distanza dai cassonetti della spazzatura. Attendono che un cittadino si appresti a gettare le immondizie. Poi si avvicinano e chiedono di farsi aprire il sacchetto verificando se la raccolta differenziata è stata fatta correttamente. In caso contrario scatta la sanzione. L'introduzione a Trieste dell'obbligatorietà anche della raccolta dell'umido impone una maggior attenzione da parte dei triestini alla separazione dei rifiuti. Perché i controlli ci sono, vengono effettuati, eccome.
«Con modalità diverse - spiega l'assessore alla polizia locale, Fabiana Martini - sia su segnalazione che a individuando delle isole ecologiche a caso. Ad effettuarli sono le guardie ambientali». L'errato conferimento dei rifiuti negli appositi bottini comporta una multa che va dai 50 ai 300 euro. «La sanzionabilità per la mancata raccolta dell'umido partirà tra una decina di giorni, - specifica l'assessore comunale all'Ambiente, Umberto Laureni - non appena l'obbligatorietà della raccolta verrà inserita nel regolamento di igiene urbana».
Che i controlli ci siano e le sanzioni vengano comminate lo conferma il numero di verbali redatti dalla polizia locale e dalle guardie ambientali per violazione del regolamento di igiene urbana. Dall'inizio dell'anno al 31 luglio le multe sono state 121 per un importo complessivo di 23.860 euro. 46 cittadini hanno già versato il dovuto per un totale di 8.840 euro. Le indicazioni diffuse da AcegasAps anche attraverso dei dettagliati volantini che stanno venendo distribuiti nelle cassette della posta, non vanno quindi sottovalutate. E su come dividere l'umido tra i triestini c'è ancora non poca confusione.
Intanto per gettare la spazzatura nei nuovi bidoni che AcegasAps sta sistemando nelle isole ecologiche, color antracite con il coperchio marrone, vanno utilizzati solo sacchetti biodegradabili. Dove vanno introdotti scarti e avanzi di cibo, filtri del tè e i fondi di caffè. Oppure salviette, piccole quantità di fiori, piante da appartamento. Non vanno assolutamente introdotte nell'umido invece ossa, valve di cozze e vongole, olio e cibi liquidi, le lettiere di piccoli animali, pannolini e assorbenti e mozziconi di sigarette. «Per la raccolta dell'umido abbiamo già posizionato 1.100 contenitori - specifica il direttore della sezione Ambiente di AcegasAps, Paolo Dal Maso - e di giorno in giorno il conferimento da parte dei cittadini sta aumentando, segno che la sensibilità c'è e che la comunicazione sta funzionando».
I primi a sperimentare la raccolta dell'umido sono stati i grandi utenti come i supermercati. Tra pochi giorni l'obbligo verrà esteso a tutti i triestini. «Inclusi gli esercizi commerciali, bar e ristoranti - evidenzia Laureni - che incidono particolarmente sulla raccolta dell'umido». Di parere diverso la Fipe che sostiene di non avere ricevuto ancora precise direttive dal Comune o da AcegasAps. «Se sul resto della differenziata i gestori sanno già di doverla effettuare - specificano i vertici della Fipe - la questione umido è per noi ancora aperta. Non siamo pronti e con il Comune è ancora in essere una fase interlocutoria e di conseguenza non ci aspettiamo sanzioni nel momento in cui viene introdotta l'obbligatorietà nel regolamento».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo