Ultimo mese di divieti per il mare di Acquario a Muggia: «Da luglio ok ai tuffi»
MUGGIA. «Acquario sarà ancora off-limits, sino alla fine di giugno. Poi sarà garantito l’accesso al mare». Il sindaco di Muggia Laura Marzi puntualizza l’unico punto critico dell’ordinanza balneare 2018 entrata in vigore lo scorso venerdì, primo giugno. Il documento, valido sino al primo settembre, regolamenterà infatti l’estate rivierasca lungo tutto il litorale comunale, dal lungomare Venezia sino all’ex confine di Stato con la Slovenia. Come si evince dalla stessa ordinanza, le uniche acque pubbliche proibite rimangono dunque quelle prospicienti il terrapieno Acquario. «Fino alla fine dei lavori che interessano le operazioni di bonifica della fascia a mare del terrapieno Acquario rimangono interdetti l’accesso e la balneazione nelle acque prospicienti», recita testualmente l’ordinanza. Ma quando sarà realmente accessibile l’area? «È stato promesso che entro l’estate si potrà tornare ad utilizzare l’area e confermo che entro fino giugno i muggesani e non solo potranno tornare ad andare in acqua nella parte bonificata di Acquario», rassicura Marzi.
Come per ogni estate, nelle aree destinate alla balneazione e negli specchi acquei antistanti vi saranno alcuni divieti da rispettare. Sulla costa non si può esercitare commercio in forma fissa o itinerante, né organizzare giochi, manifestazioni ricreative o spettacoli pirotecnici senza l’autorizzazione dell’amministrazione comunale. Attivo anche il divieto di effettuare pubblicità, sia sulle spiagge che nello specchio acqueo riservato ai bagnanti, mediante la distribuzione di manifestini ed oggetti promozionali o il lancio degli stessi anche a mezzo di aerei.
Vietato poi provocare rumori molesti, tenere ad alto volume radio, juke-box, mangianastri e, in generale, apparecchi di diffusione sonora, nonché fare uso di tali apparecchi dalle 13 alle 16. Non sarà consentito l’utilizzo di detergenti di qualsiasi natura, sia sotto le docce pubbliche che in aree in cui gli scarichi finiscono direttamente a mare. Stesso dicasi per qualsiasi gioco (calcio, tennis da spiaggia, pallavolo, basket e bocce) da cui possa derivare «danno o molestia alle persone, turbativa alla pubblica quiete nonché nocumento all’igiene dei luoghi». E, ancora, saranno vietate altre attività quali campeggiare, impiantare tende, baracche, roulotte, pernottare in cabine o all’addiaccio sui tratti di costa destinati al pubblico uso. Su tali aree si potranno impiegare soltanto ombrelloni, sedie a sdraio ed altro materiale simile, purché sia portatile, che non dovranno comunque essere lasciati oltre il tramonto. In generale, quindi, è vietato usare ombrelloni, sdraio, tavoli, sedie e simili, sia quando questi creino intralcio agli altri bagnanti sia se occupino la fascia dei cinque metri dalla battigia.
Scontato infine il divieto di gettare a mare e lasciare nelle cabine o sulle aree demaniali rifiuti di qualsiasi genere, accendere fuochi o bombole di gas o altre sostanze infiammabili senza la prescritta autorizzazione, ma anche pescare con qualsiasi tipo di attrezzo nelle ore e nelle zone destinate alla balneazione, salve le deroghe disposte dall’autorità marittima con propria ordinanza, nonché tirare a secco imbarcazioni da pesca e distendere le reti.
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